"Agnus Dei" di Massimiliano Camaiti

Biennale College Cinema

La scoperta di questa tradizione è avvenuta per caso, mentre camminavo davanti alla Basilica di Santa Cecilia a Trastevere. Vedere due agnelli ricoperti di fiori, festeggiati con entusiasmo dalle monache prima di essere benedetti da un prete, è stata una sorta di rivelazione
Massimiliano Camaiti  

Agnus Dei, un film scritto e diretto da Massimiliano Camaiti con la partecipazione delle monache benedettine del Monastero romano di Santa Cecilia in Trastevere, sarà presentato all'82a Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Biennale College - Cinema, rivolta alla promozioni di giovani talenti.

Tra le mura del monastero di Santa Cecilia in Trastevere, nel cuore di Roma, si rinnova ogni anno una tradizione secolare: a gennaio, due agnelli appena nati, dopo essere stati ornati e benedetti, sono affidati alle cure di una delle monache di clausura. La donna se ne occupa con la tenerezza di una madre, accudendoli e nutrendoli. La presenza degli animali ha uno scopo preciso: con la loro lana le suore del Monastero tessono il pallio che il Pontefice indosserà il 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo. Nell’Anno Santo 2025, mentre il rito si compie, Papa Francesco si ammala improvvisamente.

La cinepresa di Camaiti segue il viaggio dei due agnellini, dalla nascita fino al compiersi del rito che trasforma la loro lana in un paramento destinato a essere indossato dal Papa.

Gli agnelli ci hanno aperto le porte di un universo segreto, scandito da un altro ritmo, da un respiro differente, che neppure l'ingresso improvviso della Storia è riuscito a scalfire: alla notizia della morte di Papa Francesco, nonostante la commozione, le attività delle monache non si sono fermate che per qualche ora. La vita nel Monastero è poi ripresa uguale e immutabile, come sempre nel corso dei secoli
Massimiliano Camaiti

Nel video il trailer del documentario