"La stazione" di Sergio Rubini

"La stazione" di Sergio Rubini

XX Festa del Cinema di Roma

"La stazione" di Sergio Rubini
E' stato presentato in prima mondiale alla XX Festa del Cinema di Roma nella sezione Storia del Cinema – Restauri curata da Gian Luca Farinelli, il restauro de La stazione (1990), film d'esordio alla regia di Sergio Rubini con Margherita Buy e Ennio Fantastichini.

Quando ho saputo che il mio primo film, La Stazione, era stato restaurato, sono stato attraversato da tante emozioni: sorpresa, gioia, gratitudine
Sergio Rubini

A 35 anni dalla sua uscita in sala, La Stazione, restituito in versione restaurata da Cinecittà, rappresenta ancora un film simbolo del nuovo cinema italiano, che all’inizio degli anni Novanta vide fiorire una sensibilità differente, una capacità rinnovata di unire forte autorialità ed emozione, e rendere contesti all’apparenza ristretti, racconti universali. 

Prodotto dalla Fandango di un allora giovane produttore, Domenico Procacci, il film era tratto dall’omonima commedia teatrale di Umberto Marino, adattata dallo stesso autore con il regista e Gianfilippo Ascione, e in una quasi totale unità di spazio – quello dell’ufficio di un piccolo capostazione di provincia – e di una sola notte:

metteva in scena un film di rapporti, minimale, fatto di accenni, sguardi, sottili ironie, che cresceva in una scrittura emotiva intensa. Un cinema di piccoli passi che sapeva farsi grande, e faceva una foto di un’Italia che in una crisi di valori cercava rifugio nell’intimità, fosse pure quella di un incontro tra sconosciuti, in una sola notte, ma decisivo

La storia ha come protagonista Domenico, il giovane capostazione di un piccolo paesino, S. Marco di Lamia, dove lavora oramai da anni e compie ogni giorno gli stessi gesti e le stesse azioni. Una notte irrompe nel suo ufficio una donna sconvolta: è Flavia, fuggita da un uomo che ha finto di amarla, ma che in realtà vuole solo servirsi della sua facoltosa famiglia per concludere un affare. Flavia vorrebbe partire subito, diretta a casa dei suoi genitori, ma purtroppo il prossimo treno è alle sei della mattina. A poco a poco la timidezza di Domenico inizia a far colpo su Flavia, che ride dei suoi tic, ed i due iniziano ad entrare in confidenza, finché non si presenta alla stazione il fidanzato della donna, deciso a riportarla con sé.

La stazione ha vinto numerosi premi, tra cui: il Nastro d'Argento, il David di Donatello, il Globo d'Oro, la Grolla d'Oro, Ciak d'Oro, e nel 1990, alla 47° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il Kodak-Cinecritica e il Premio FIPRESCI (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) per il Miglior Film alla Settimana Internazionale della Critica.

Il restauro 4K è stato eseguito nei laboratori di Cinecittà nel 2021 da negativo scena e positivo colonna 35mm. Gli interventi principali eseguiti hanno interessato in particolare la rimozione di spuntinature, graffi, macchie.  Per il restauro del suono si è provveduto punto per punto all’eliminazione dei difetti provenienti dalla normale usura del supporto.

Il nostro impegno è trasmettere una grande storia del cinema, soprattutto alle generazioni più giovani, salvaguardandone materiali e qualità di visione. E allargando il canone di film e dei registi da valorizzare. La Stazione in questo senso ci sta a cuore, perché si inscrive in un passaggio particolare della storia del nostro cinema; perché è l’opera di un uomo di spettacolo di raro talento; e perché questo restauro ci conferma che il tempo non tocca le emozioni del vero cinema
Manuela Cacciamani, Amministratore delegato di Cinecittà