"Piccoli fuochi" di Peter Del Monte

"Piccoli fuochi" di Peter Del Monte

Alice nella città 2025

"Piccoli fuochi" di Peter Del Monte
A 40 anni dall'uscita nelle sale, è stato presentato in prima assoluta ad Alice nella Città 2025 il restauro in 4k realizzato da Cinecittà di Piccoli fuochi, il film del 1985 di Peter Del Monte, uno degli autori più sensibili e anticonformisti del cinema italiano recente, scomparso nel 2021. 

Piccoli fuochi nel 1985 regalava una finestra impagabile sul mondo dell'infanzia, con franchezza, mettendo la camera ad altezza di bambino, unendo fantasia, realtà, sentimenti conturbanti e meraviglia. Con un tocco che il restauro di Cinecittà restituisce intatto, di sensibilità, rischio, creazione rari. Il restauro permette anche a un pubblico più giovane di riscoprire, se non di fare la conoscenza per la prima volta, con un regista fuori dagli schemi e libero, che come pochi ha saputo affrontare il mondo dei ragazzi

Il film di Del Monte, che si aggiudicò il Nastro d'argento per il Miglior soggetto, teneva a battesimo l'attrice Valeria Golino nel suo primo vero ruolo da protagonista.

In scena la vita affettiva di Tommaso, un bambino di sei anni, sensibile e pieno di problemi, poco seguito dal padre, uno scrittore inconcludente, e dalla madre, impegnata nel suo lavoro. Tommaso, per vincere la solitudine, si rifugia in un mondo di fantasticherie e di personaggi amici: un Re bizzarro e nano, un drago pacioccone e un luccicante robot di latta. La sua vita cambia in modo radicale quando i genitori lo affidano a Mara, una giovane ragazza che gli si affeziona e a cui il piccolo si attacca profondamente.

Ma la ragazza ha già una sua vita privata e ben altri rapporti con un bullo grossolano e anche manesco. Tommaso comincia a detestare l'amico della "sua" Mara e la realtà con le sue crudezze ha la meglio sui sogni e i personaggi delle favole e delle fantasie infantili. Comincia lo sciopero della fame e mentre si trova in clinica sotto flebo, sogna che il bullo muoia nel rogo della propria casa. In effetti sarà trovato morto bruciato. Mara viene interrogata dalla Polizia e poi, considerata innocente, rilasciata. Torna così da Tommaso, misteriosamente attratta dalla forza sincera di quell'affetto, mentre i due distratti genitori iniziano a comprendere, dopo l'oscuro episodio, quanto poco si sono occupati del loro figlio e di quanto amore egli abbia bisogno.

Il cinema per ragazzi rappresenta un settore mai troppo considerato, che va sostenuto perché è lì che si creano gli immagnari del futuro, e il pubblico di domani. Piccoli fuochi è un titolo coraggioso e molto avanti rispetto al suo tempo, e siamo felici nel riproporlo di ricordare Peter Del Monte. Un regista da rivalutare che, anche forse in virtù dei suoi temi, è sempre rimasto con uno sguardo giovane e fresco sul mondo
Manuela Cacciamani, Amministratore delegato di Cinecittà 

Il restauro 4K è stato eseguito da Cinecittà nel 2020 da negativo scena 35mm e da un positivo colonna 35mm. In particolare, sulla scena sono stati eseguiti interventi di rimozione righe, graffi, spuntinature. Molte inquadrature sono state trattate per la rimozione di sfarfallii e tremolii della luce (flicker). Per il restauro del suono si è provveduto punto per punto all'eliminazione dei difetti provenienti dalla normale usura del supporto, quali clic e crepitii.

Peter Del Monte nasce a San Francisco nel 1943. Studia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma negli anni in cui era diretto da Roberto Rossellini. Il suo esordio e film di diploma è Fuori campo (1969). Nel 1973 gira Le ultime lettere di Jacopo Ortis, trasposizione del romanzo di Foscolo, e nel 1975 Irene, Irene. Nel 1980 riceve la Menzione speciale della giuria alla Mostra del cinema di Venezia con L’altra donna. Dell'anno successivo è Piso Pisello, storia di un ragazzino che diventa padre a 13 anni. Invito al viaggio (1982) è tratto dal romanzo del 1976  "Moi, ma soeur" di Jean Bany.

Nel 1985 realizza Piccoli fuochi, che vince il premio al Miglior soggetto originale ai Nastri D'argento. Giulia e Giulia (1987) è la storia di una donna che ha perso il marito nel giorno del matrimonio; l'anno dopo Del Monte gira Etoile. Nel 1990 dirige Tracce di vita amorosa, presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Compagna di viaggio (1996) vince il Globo d'oro al miglior film. Nel 1998 dirige La ballata del lavavetri e nel 2000 Controvento. Al Torino Film Festival del 2007 viene presentato Nelle tue mani. Il suo ultimo film è Nessuno mi pettina bene come il vento (2014).