Festival di Cinema e Donne 2025
La 46a edizione al Cinema La Compagnia di Firenze
Il Festival di Cinema e Donne rinnova il proprio sguardo sul mondo. Uno sguardo che cambia con le storie, con le voci, con i corpi e le geografie che il cinema mette in movimento. In questa 46ª edizione attraversiamo tempi e spazi diversi, dalle miniere della Patagonia alle periferie europee, dalla Palestina alla provincia americana, per ritrovare nella pluralità delle immagini una traccia comune: la capacità delle donne di generare senso anche nel disordine del presente
Camilla Toschi, Direttrice artistica del festival
Il festival, che fin dalle origini esplora il cinema attraverso le storie e le visioni delle donne registe, nel corso della sua lunga storia ha ospitato grandi maestre come Germaine Dulac, Maya Deren, Marguerite Duras, Chantal Akerman, Lina Wertmüller, Margarethe von Trotta, Agnès Varda, Costanza Quatriglio, Wilma Labate, fino ad Agnieszka Holland, Kasia Smutniak e Céline Sciamma.
Pre-apertura il 21 ottobre con l'omaggio a Elvira Notari, pioniera del cinema italiano, e la proiezione del film Elvira Notari: oltre il silenzio di Valerio Ciriaci, già presentato nella sezione Classici alla Mostra del Cinema di Venezia 2025. Il documentario è stato introdotto in sala dal regista e dalla produttrice Antonella Di Nocera. L'evento si è svolto in collaborazione con CSC - Cineteca Nazionale, Laboratorio Immagine Donna e Comitato Nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Elvira Coda Notari. La serata è proseguita con la proiezione di È piccerella, film realizzato dalla Notari nel 1922, restaurato nel 2018 dal CSC - Cineteca Nazionale, con il contributo di ZDF/ARTE. Il film è musicato dal vivo: le musiche originali della versione restaurata sono del Maestro Enrico Melozzi.
Evento di apertura, il 22 ottobre, il talk tra la regista Sepideh Farsi e la giornalista e scrittrice Rula Jebreal a cui seguirà la proiezione di Put Your Soul on Your Hand and Walk. Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2025, il film racconta il legame tra due donne: Sepideh Farsi e Fatma Hassona, giovane fotoreporter palestinese uccisa sotto le bombe israeliane il 16 aprile 2025.
Ricca la selezione dei film in concorso, con opere provenienti da tutto il mondo: Vanilla, esordio alla regia dell’attrice messicana Mayra Hermosillo, è uno dei film in concorso. Racconta, attraverso gli occhi di una bambina di otto anni, la lotta di una grande famiglia tutta al femminile per salvarsi dai debiti. Sempre in concorso Kika, una co-produzione Francia/Belgio della documentarista Alexe Poukine qui all’esordio nel lungometraggio di finzione sulle difficoltà di un’operatrice sociale rimasta sola e con problemi economici che, dopo la morte del compagno, entra nel mondo del BDSM (acronimo che comprende diverse pratiche legate a dinamiche di potere, controllo e piacere) per arrotondare.
Dalla Francia arriva in anteprima italiana, Love me tender di Anna Cazenave Cambet, in concorso. Accompagnato in sala dalla regista, il film, tratto dall'omonimo romanzo di Costance Debrè, è il racconto di una donna che deve lottare per rimanere una madre e una donna libera. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Firenze.
Tra gli altri titoli in concorso: Silent Rebellion di Marie-Elsa Sgualdo (Svizzera/Francia/Belgio) è la storia ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale di una quindicenne che, rimasta incinta in seguito ad uno stupro, deve affrontare lo stigma della comunità rurale in cui vive mentre tenta di rivendicare la propria autonomia; Fwends di Sophie Somerville, film australiano che racconta la storia dell’amicizia tra una giovane avvocata che cerca di destreggiarsi in un ambiente di lavoro tossico e una giramondo che vive un momento di profonda solitudine esistenziale; Una ragazza brillante della francese Agathe Reidinger è un’intensa e radicale anti-fiaba sulla mitologia dell’apparenza e sull’obbligo sociale alla bellezza; Stereo Girls di Carolina Deruas Peano con Léna Garrel è il racconto di due diciassettenni inseparabili divise da una tragedia; Toxic di Saulė Bliuvaitė sull’amicizia di due ragazze all’interno di un ambiente settario come quello di una scuola di moda. Il film ha vinto il Pardo d’oro al Festival di Locarno 2024.
Arriva dagli Stati Uniti Sorry, baby di Eva Victor già Premio per la Miglior Sceneggiatura al Sundance Film Festival 2025. la pellicola affronta il tema dell’elaborazione del trauma di una violenza sessuale, alternando in modo originale, dramma e humor: Ultimo film in concorso, una coproduzione italo-francese, si intitola Un anno di scuola della regista Laura Samani: l’arrivo di Fred, unica ragazza in una classe di soli maschi, rompe gli equilibri mettendo a dura prova il rapporto tra tre amici inseparabili.
Le opere in concorso, insieme agli omaggi e agli incontri speciali, raccontano l’urgenza di una narrazione libera, capace di interrogare il potere, la memoria, il desiderio e la fragilità
Camilla Toschi, Direttrice artistica del festival
Prosegue nel segno della valorizzazione del lavoro e della creatività femminile il progetto Cinema, l’altra Storia. Le registe che hanno cambiato il mondo, curato da Piera Detassis con la critica e giornalista Raffaella Giancristofaro. In programma anche un focus su Ida Lupino che il regista Martin Scorsese ha definito “una vera pioniera”, come attrice, sceneggiatrice, regista e produttrice. Tra gli anni Quaranta e Sessanta è stata l’unica regista di Hollywood della sua generazione e ha girato oltre un centinaio tra film e episodi per serie tv, tenendo testa, come ha dichiarato, a un’industria completamente dominata dagli uomini.
Durante il Festival si potranno visitare due mostre a ingresso libero. La prima si intitola Above and Below the Line a cura di Barbara Corsi, Stephen Gundle (University of Warwick); Elena Correra, Rosaria Gioia, Sara Masini, Michela Zegna (Cineteca di Bologna), con il contributo di Camilla Torna. Molte donne hanno lavorato nell’industria del cinema italiano, ma il loro lavoro si è svolto spesso nell’ombra e raramente è stato raccontato. Il progetto di ricerca Women in Italian Film Production: Industrial Histories and Gendered Labour, promosso da University of Warwick e Oxford Brookes University in collaborazione con la Cineteca di Bologna e finanziato da Arts and Humanities Research Council (UK), vuole portare alla luce queste figure e valorizzare il loro contributo tecnico e artistico.
L’altro progetto, curato da Sepideh Farsi, è L’Occhio di Gaza in collaborazione con Sentiero Film Factory. In mostra quindici fotografie di Fatma Hassona, giovane fotoreporter palestinese soprannominata l’occhio di Gaza tragicamente uccisa nell’aprile di quest’anno, insieme a sei membri della sua famiglia. Fatma ha dedicato la sua carriera a raccontare con coraggio la vita quotidiana del suo popolo, trasformando ogni scatto in un atto di resistenza e memoria collettiva.
Per il secondo anno consecutivo, Firenze sarà anche sede del progetto L’Assemblea, nato da un’idea di Jasmine Trinca e condiviso con il Festival di Cinema e Donne. L’iniziativa, che vede da oltre un anno la collaborazione con più di 100 donne del cinema e dell’audiovisivo italiani, rappresenta uno spazio sicuro e riservato per confrontarsi sulle difficoltà professionali, sulla parità di genere, per individuare strategie comuni e rafforzare la rete delle professioniste.
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