La Dolce Vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà

La Dolce Vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà

Una mostra artistico-documentale a Nemi

28 Ott 2022 > 13 Nov 2022
La Dolce Vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà
Dal 28 ottobre al 13 novembre 2022, lo storico Palazzo Ruspoli della cittadina laziale di Nemi, ospita una mostra artistico-documentale intitolata La Dolce Vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà che racconta il lungo sodalizio di due grandi protagonisti del cinema italiano del dopoguerra ed è insieme un omaggio al regista riminese nell'ambito dei festeggiamenti del centenario della sua nascita (20 gennaio 2020). Il percorso espositivo ripercorrere una storia per molti versi indedita, del rapporto professionale e personale che ha legato per più di vent'anni Fellini a Leo Catozzo, tecnico del montaggio dei sui film più importanti, ma soprattutto suo confidente e amico. La strada, Le notti di Cabiria, la Dolce vita, 8 e 1⁄2 e un episodio del film collettivo Boccaccio ’70, sono questi i titoli su cui si è radicato tra i due anche un sincero rapporto umano.

Se Fellini nel dopoguerra riuscì a dirigere la ripartenza del cinema e a realizzare il sogno degli italiani attraverso le sue sceneggiature innovative, Catozzo fu uno dei maggiori protagonisti del montaggio cinematografico ed è anche grazie al suo talento che tante pellicole girate da altrettanti registi di calibro – tra i quali Soldati, Lattuada, Camerini, De Filippo, Rossellini, Germi e Visconti - hanno raggiunto la celebrità.

L’esposizione, organizzata con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Nemi, presenta al pubblico documenti provenienti dal prezioso archivio privato del figlio di Leo, Alberto Catozzo e della sua famiglia. In un percorso ideale, allestito presso il borgo che si affaccia sul lago omonimo, si potranno visionare tanti materiali inediti, tra i quali la corrispondenza privata tra i due, i bozzetti originali e i disegni di Fellini che i due amici si scambiarono per anni. In mostra anche le locandine dei film più celebri del cineasta riminese, i suoi ciak originali, le sceneggiature con le sue correzioni a latere e tanti interessanti spunti tratti dalla sua carriera cinematografica.
 
Tra le varie curiosità c'è un oggetto particolarmente interessante: la moviola originale Steenbeck, “regina del montaggio”, testimone di tanti dialoghi e forse discussioni tra i due, e la famosa “Pressa Catozzo o Cabiria” utilizzata per la prima volta ne Le notti di Cabiria, la cui invenzione rivoluzionò per sempre la tecnica di montaggio, e grazie alla quale Leo Catozzo si conquistò un Oscar su misura nel 1990, il Technical Achievement Award. In sottofondo nelle sale di Palazzo Ruspoli le musiche delle colonne sonore più famose dei film di Fellini.

Un viaggio in quegli anni indimenticabili che hanno caratterizzato la storia culturale italiana condito anche da aspetti meno noti della vita dell’imperituro regista in relazione alla sua stretta amicizia con Catozzo.



Su Leo Catozzo, per l’occasione, è uscito un volume dedicato alla sua vita, da cui la mostra prende il titolo: La dolce vita di Fellini e Catozzo a cura di Silvia Nonnato, che sarà presentato dal direttore artistico dell'esposizione di Nemi Fabio Alescio e da Alberto Catozzo il 28 ottobre alle 17.00, nel corso della cerimonia di inaugurazione della mostra. Alberto Catozzo, figlio di Leo, descriverà ai presenti gli oggetti esposti, occasione per raccontare tanti interessanti aneddoti su com'era all'epoca la professione di montatore e sull'amicizia del padre con Fellini.

La Dolce Vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà è organizzata dall’Associazione culturale Chelu e Mare, con la direzione artistica di Fabio Alescio.