Gli sceneggiatori

I mestieri del cinema

Servono tre cose per fare un buon film : il copione, il copione e il copione
Alfred Hitchcock


Così diceva il grande regista inglese a proposito della sceneggiatura. E per certo gli sceneggiatori italiani hanno fatto grande il nostro cinema. Spesso sconosciuti ai più, hanno contribuito con le loro idee, la cultura e l'amore per il cinema a creare grandissime opere. Cesare Zavattini, che collaborò alla stesura di molti capolavori di Vittorio De Sica, come Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D, L'oro di Napoli, La ciociara, Ieri oggi e domani, Matrimonio all'italiana ma anche Bellissima di Luchino Visconti. Tonino Guerra, poeta e amico personale di Federico Fellini per il quale scrisse E la nave va Ginger e Fred. Lavorò anche per Theodoros Angeloupolos, Elio Petri, Michelangelo Antonioni. Suso Cecchi D’Amico, unica donna dell'ambiente, che collaborò con Visconti, Blasetti, Monicelli, firmando anche un documentario di Martin Scorsese: Il mio viaggio in Italia. Grandi scrittori come Ennio Flaiano, prezioso punto di riferimento di Fellini, Lattuada, Rossellini, Blasetti, Risi, Antonioni. Tullio Pinelli, collaboratore storico di Federico Fellini, sue le sceneggiature di Luci del varietà, Lo sceicco bianco, I vitelloni, La strada, La dolce vita, 8 e 1/2. Brunello Rondi, sceneggiatore di Fellini, Rossellini, Bolognini. Sergio Amidei, sceneggiatore del neorelismo, ebbe una lunga e proficua collaborazione con Roberto Rossellini. Un titolo per tutti Roma città aperta. Adolfo Franci collaboratore di De Sica. Ugo Pirro che lavorò con Lizzani, Zurlini, Petri, Bolognini, suo Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica. Elio Bartolini, sceneggiatore amato da Michelangelo Antonioni. Antonio Pietrangeli, regista e sceneggiatore di Germi, Rossellini, Lattuada. Enrico Medioli, sceneggiatore preferito da Luchino Visconti. Age e Scarpelli, che in coppia hanno firmato decine di film di Steno, Monicelli, Bragaglia, Camerini, Loy, Zampa e molti molti altri.