Alberto Sordi in mostra

Aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2021 la villa romana dell'attore

Dieci mila le prenotazioni per visitare la mostra dedicata all’Albertone nazionale, a dimostrazione dell’affetto che lega ancora – a quasi 20 anni dalla sua scomparsa – l’attore al suo pubblico, romani e non. C’è anche molta curiosità attorno a questo evento che offre per la prima volta la possibilità di vedere con i propri occhi la casa dove l’attore ha vissuto per tanti anni, i luoghi privati di una vita tenuta, per molti versi, segreta.

 A causa dell’emergenza Coronavirus, l’apertura della mostra è stata rinviata al 16 settembre 2020 e resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2021. 

Un buen retiro inaccessibile come una fortezza, custodito gelosamente, e tra quelle mura tutto un mondo: un vero teatro, una sala da barbiere, stanze austere ma ricche di arredi di ogni tipo. La sorella di Alberto Sordi, nel 2013, a 10 anni dalla morte dell’attore, concesse a Carlo e Luca Verdone il privilegio di girarci un documentario, Alberto il grande. Poi, di nuovo i sigilli.

La mostra su Alberto Sordi oltre a ricordare una delle personalità più importanti del cinema italiano è l’occasione per aprire la sua casa, di cui era peraltro gelosissimo. Mi piace ricordare che il 21 luglio del 2015 firmai il vincolo relativo a tutti gli arredi e gli oggetti dell’attore e dunque questa esposizione corona un percorso di tutela e valorizzazione che rende questo bene finalmente visitabile dal pubblico.
Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma

Il 16 settembre 2020, per festeggiare il centesimo compleanno del re della commedia all’italiana, la storica residenza ai piedi delle Terme di Caracalla riapre i battenti per una grande mostra multimediale proposta dalla Fondazione Museo Alberto Sordi e fortemente voluta dall’amministrazione capitolina in omaggio ad un artista che ha incarnato "romani de Roma" indimenticabili: dal Marchese del Grillo al vigile Otello Cecchetti, a Nando, l’americano a Roma. 

Lo sforzo è quello di raccontare non solo un artista versatile e poliedrico ma anche l’uomo nei suoi aspetti più intimi. La sua casa, dove ha vissuto dalla fine degli anni ’50 fino alla morte, offre la possibilità di costruire un percorso cronologico ordinato che aiuta il visitatore ad una full immertion nelle varie fasi della vita e della carriera di Sordi. Si parte dall’infanzia per poi ricordare le prime comparsate a Cinecittà, il lavoro di doppiaggio, gli anni della radio e infine il successo cinematografico e televisivo del Sordi maturo. Nel giardino della villa verrà proiettato un filmato dedicato a Sordi curato dall'Istituto Luce Cinecittà.

Il mio augurio è che la Casa di Alberto Sordi, costruita nel 1930 su progetto dell’architetto Clemente Busiri Vici, oltre che per una mostra temporanea possa essere in futuro aperta regolarmente, come un piccolo museo dedicato a un grande interprete del nostro cinema 
Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma

Nella gallery vi proponiamo un assaggio dell’esposizione promossa da Fondazione Museo Alberto Sordi, con Roma Capitale e con Regione Lazio, con il riconoscimento del MIBACT Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti Paesaggio, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, con il patrocinio di SIAE, con il sostegno di Luce Cinecittà, Acea, Banca Generali Private e con la collaborazione di Rai Teche, è curata da Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica e Gloria Satta, prodotta e organizzata da C. O. R. Creare Organizzare Realizzare.