Max von Sydow

Si spegne a 90 anni la musa di Bergman

Basterebbe un solo titolo, Il settimo sigillo di Bergman per celebrare Max von Sydow come uno dei più grandi attori europei del secolo scorso. Scomparso l’8 marzo 2020 all’età di 90 anni, di pellicole ne ha girate, come protagonista e in ruoli minori, centinaia fino all’ultima interpretazione, ancora viva nel ricordo di tutti, nella serie tv “Il trono di spade” (2016).

Nato a Lund, in Svezia, il 10 aprile del 1929, Max cresce in una famiglia benestante. Il padre è docente universitario e dal madre, baronessa, impiegata come maestra elementare. Giovanissimo, asseconda la sua passione per la recitazione frequentando una compagnia teatrale amatoriale e studia al Royal Theater Dramatic di Stoccolma. 

Il suo primo ruolo importante nel cinema risale al 1957 quando Ingmar Bergman lo sceglie per interpretare il cavaliere medievale Antonius Block, impegnato in una fatale partita a scacchi con Sorella Morte. Da quel momento diventa l’alter ego del regista svedese che lo dirige in benI 14 pellicole, tra cui  Il posto delle fragole (1957), Alle soglie della vita (1958), Il volto (1958), La fontana della vergine (1959), Come in uno specchio (1961) e Luci d'inverno (1961).

Quando la sua fama esce dai confini nazionali, anche Hollywood lo reclama. Negli Stati Uniti, a partire dagli anni ’60, lavora con i registi più quotati. Tra i film più noti girati nella mecca del cinema mondiale ricordiamo Come in uno specchio (1961), La più grande storia mai raccontata (1965), Quillet Memorandum e Hawaii (1966), L’esorcista (1973), I tre giorni del condor (1975), Dune (1984), Hanna e le sue sorelle di Woody Allen (1985) fino ai più recenti Star Wors: il risveglio della Forza (2015) e al Trono di Spade (2016) in cui veste i panni del Corvo a tre occhi, interpretazione che gli vale la candidatura ai Premi Emmy.

Due volte nominato per l’Oscar, nel 1989 e nel 2012, Max von Sydow ha lavorato anche nel nostro Paese, che amava: con Francesco Rosi in Cadaveri eccellenti (1976), Valerio Zurlini ne Il deserto dei Tartari (1976), ha fatto parte del cast del telefilm Quo vadis? (1985) di Franco Rossi, fino alla miniserie Cristoforo Colombo (1985) di Alberto Lattuada.