Anita Ekberg, la musa di Fellini a 90 anni dalla nascita

Miss Svezia nel 1951, famosa in tutto il mondo per i suo sensuale bagno nella fontana di Trevi insieme a Marcello Mastroianni ne La dolce vita di Federico Fellini, Anita Ekberg nasceva 90 anni fa a Malmö, in Svezia, il 29 settembre 1931. Donna determinata, dal carattere forte, capisce che il successo può conquistarlo partendo dagli Stati Uniti dove, negli anni Cinquanta, Hollywood cerca proprio attrici belle, bionde e provocanti: un modello femminile che Anita incarnava alla perfezione.

Il primo ruolo nel cinema arriva nel 1953, una piccola parte nella pellicola Abbott e Costello Go to Mars dove il regista Charles Lamont la trasforma abilmente in una fantascentifica guardia venusiana. Segue, sempre nel '53, La spada d'oro di Nathan Juran, in cui recita insieme alla star Rock Hudson. "The Iceberg", gioco di parole tra il suo nome e cognome, è il soprannome con cui si comincia a fare strada nella mecca del cinema americano. Nel 1955 è nel cast di Artisti e modelle di Frank Tashlin, insieme a Jerry Lewis e Dean Martin. L'anno successivo la prima interpretazione da protagonista, sempre diretta da Tashlin e ancora con la coppia comica Lewis-Martin, in Hollywood o morte! con cui  ottiene un Golden Globe come miglior attrice emergente. Sarà però King Vidor, che la chiama per partecipare al kolossal Guerra e pace nei panni di Hélène, a farla ascendere al pantheon delle star.

In Italia la Ekberg arriva nel 1959 quando Guido Brignone la invita a Roma per girare Nel segno di RomaFellini inizia le riprese de La dolce vita alla fine del 1959. "Anitona" ha 28 anni, è nel pieno della sua bellezza e il pubblico italiano, soprattutto quello maschile, ne rimane catturato. Da quel momento paparazzi, registi e locali alla moda se la contendono. Con Fellini, di cui diventa musa ispiratrice, gira ancora Boccaccio 70 (1962) e, negli anni successivi, I clown (1970) e L'intervista (1987). 

Nel nostro paese, dove sposta la sua residenza a partire dalla metà degli anni Settanta, oltre che con Fellini, lavora con Alberto Sordi (Scusi, lei è favorevole o contrario,1966), e con Vittorio De Sica (Sette volte donna,1967) insieme a Shirley MacLaine. In seguito partecipa a produzioni minori come Casa d'appuntamento, con Barbara Bouchet; il thriller Suor omicidi (1978) di Giulio Berruti e lo spaghetti western La cavalcata della vendetta (1972) di Richard Harrison. Il primo gennaio 1970, a 39 anni, appare nuda sulla copertina di Playboy.

Nel 1996 è la madre di Valeria Marini in Bambola (1996), di Bigas Luna, e una cantante lirica ne Il nano rosso (1998) di Yvan Lemoine. Nel 2002 appare in due episodi della fiction Il bello delle donne, su Canale 5. La sua ultima apparizione è datata 5 novembre 2010 quando Carlo Conti la invita nella sua trasmissione, I migliori anni, per il cinquantesimo anniversario de La dolce vita. Come molte celebrità anche l'attrice svedese, in vecchiaia, ha conosciuto l'abbandono e la povertà prima di spegnersi, l'11 gennaio del 2015, a 83 anni in una clinica ai Castelli romani.