Kim Novak, la bionda platino che fece epoca

Leone d'Oro alla carriera all'82a Mostra del Cinema di Venezia

Sono molto, molto colpita di ricevere il prestigioso premio del Leone d’Oro da un festival cinematografico tanto rispettato. Essere riconosciuta per l’insieme del mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera. Conserverò nella memoria ogni momento trascorso a Venezia. Riempirà il mio cuore di gioia
Kim Novak

La biondissima attrice statunitense Kim Novak a 92 anni riceverà il Leone d'Oro alla carriera alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia, in programma al Lido dal 27 agosto al 6 settembre 2025.

Indimenticabile protagonista, accanto a James Stewart, di La donna che visse due volte (1958) di Alfred Hitchcock, la Novak nasce a Chicago il 13 febbraio 1933. Entra nel mondo del cinema in maniera del tutto casuale: un giorno si trovava con un'amica in visita agli studios di Hollywood. Qualcuno la notò - alta, profondi occhi verdi - e le chiese di fermarsi per uno screen test per la casa di produzione cinematografica Columbia Pictures. Doveva solo guardare la cinepresa e dire la battuta What I want out of life is to be loved, Quello che desidero di più nella vita è essere amata. Il provino finisce sotto gli occhi del capo della Columbia, Harry Cohn, che le propone un contratto a patto che accetti di cambiare il suo aspetto, ad iniziare dal colore dei capelli che doveva essere biondo platino, per fare da contraltare al rosso vivo della chioma della diva del momento: Rita Hayworth.

Non sapendo nulla di recitazione, la Novak impara tutto sul campo. Affronta il genere della commedia musicale con La linea francese, il noir con Criminale di turno e Cinque contro il casinò, l'avventura con Il figlio di Sinbad. Dopo varie parti in diversi melodrammi, si aggiudica un Golden Globe per la commedia Phffft... e l'amore si sgonfia (1954) di Mark Robson. Accanto a lei il brillante Jack Lemmon. Nel 1955 entra nel cast di Picnic, con William Holden e Rosalind Russell per cui ottenere una candidatura ai BAFTA come miglior attrice straniera.

Nel 1955 il regista Otto Preminger la dirige in L'uomo dal braccio d'oro, in cui la Novak recita in coppia con Frank Sinatra. Dirà di lei Preminger:

La Novak è il modo in cui ogni ragazza americana vorrebbe apparire e ogni uomo vorrebbe avere una ragazza del genere

Nel biennio 1956 - 1957 realizza tre pellicole diretta da George Sidney: Incantesimo (1956), Un solo grande amore (1957) e il musical Pal Joey (1957), sempre con Frank Sinatra. Dopo l'ottima prova recitativa ne La donna che visse due volte - titolo originale Vertigo (1958) - per la regia di Alfred Hitchcock e in coppia con James Steward, la Novak torna alla commedia con Una strega in paradiso. Dietro la cinepresa il regista Richard Quine con cui l'attrice aveva stretto anche un legame sentimentale. Quine firma anche il film successivo che vede Kim nei panni di una triste moglie di provincia in Noi due sconosciuti (1960). Coprotagonista il "fusto" Kirk Douglas. 

Nella vita di Kim Novak c'è anche una storia privata che, ai tempi, fece scandalo: l'amore che la unì al musicista e ballerino Sammy Davis jr. Una relazione interrazziale impossibile perché andava contro le convenzioni sociali dell’epoca. 

Alla morte del suo Pigmalione, Harry Cohn, la Columbia stenta a farla entrare nei cast più prestigiosi del momento. La Novak gira ancora qualche pellicola "minore" come L'affittacamere (1962), Venere in pigiama (1962), Schiavo d'amore (1964), Le avventure e gli amori di Moll Flanders (1965) fino all'incontro con Billy Wilder che la dirige in Baciami, stupido (1964) dove recita nei panni di una brillante prostituta scelta per una "nottata particolare". Dalla seconda metà degli anni Sessanta e nel decennio successivo si concede sempre di meno alla cinepresa. Entra nel cast di Quando muore una stella (1968), e di Quel fantastico assalto alla banca (1969). Negli Anni Settanta partecipa al thriller Delirious - Il baratro della follia (1973) di Freddie Francis ed è la protagonista femminile di Sfida a White Buffalo (1977). 

Dopo il giallo Assassinio allo specchio (1980), famoso adattamento del romanzo di Agatha Christie, dove lavora con un cast di stelle di prima grandezza - da Elizabeth Taylor a Rock Hudson, da Angela Lansbury a Tony Curtis - Kim Novak decide di lascia re le scene. Torna sul set solo nel 1990 nel  film Children. Questa volta i critici, che non erano mai stati generosi con lei, si dichiarano entusiasti della sua interpretazione.

Quest'anno alla Mostra del Cinema di Venezia Kim Novak sarà protagonista, oltre che per il Leone d'oro alla Carriera, anche per la presentazione in anteprima mondiale del documentario Kim Novak’s Vertigo di Alexandre Philippe, realizzato con la collaborazione esclusiva dell’attrice.

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