Etty Hillesum: il diario e le lettere

Ascoltarsi dentro

Etty Hillesum, intellettuale ebrea olandese, muore ad Auschwitz nel 1943, all’età di 27 anni, lasciando un diario e molte lettere, scritte durante la sua permanenza a Westerbork, un campo di smistamento situato nell’Olanda nordorientale. Chiara Zamboni, docente di Filosofia del linguaggio all’Università di Verona, evidenzia i vari livelli di senso del diario (storico, esistenziale, religioso) e, in particolare, il significato della scoperta di un “silenzio interiore, la parte più profonda di sé” che Hillesum identifica con Dio e che costituisce il fondamento dell’incontro con gli altri. 

Ascoltarsi dentro. Non lasciarsi più guidare da quello che si avvicina da fuori, ma da quello che s'innalza dentro
Etty Hillesum

Gerrit Van Oord, editore olandese, e Klaas Smelik Junior, curatore delle varie edizioni del Diario e delle Lettere, contribuiscono a ricostruire la vicenda editoriale del diario, pubblicato per la prima volta in Olanda nel 1980, e tradotto, oggi, in quindici lingue. Oltre che con materiali di repertorio provenienti dalle Teche Rai, il video è stato arricchito con le riprese di alcune delle iniziative che hanno caratterizzato la rassegna Etty Hillesum. Diario 1941-1943 – Un mondo altro è possibile, promossa e organizzata nei primi mesi del 2002 dall’Istituzione Biblioteche del Comune di Roma e dal Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre. In particolare, sono state inserite alcune sequenze tratte dallo spettacolo Etty Hillesum. La ragazza che non sapeva inginocchiarsi, di Gabriella Schina, e una breve sequenza tratta dalla recita degli studenti del laboratorio teatrale dell’Istituto Giovanni XXIII di Roma, dedicata a Etty Hillesum.

Sappilo, Dio: farò del mio meglio. Non mi sottrarrò a questa vita. Continuerò ad agire e a tentare di sviluppare tutti i doni che ho, se li ho. Non saboterò nulla. Di tanto in tanto, però, dammi un segno. E fa’ in modo che esca da me un po’ di musica, fa’ in modo che trovi una forma ciò che è in me, che lo desidera così tanto
Etty Hillesum


Questo servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2002