Aldo Masullo. Poesia e ragione

La filosofia del bello

Il filosofo Aldo Masullo (Avellino, 12 aprile 1923 – Napoli, 24 aprile 2020), in una puntata del Grillo - Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche, parla con gli allievi del Liceo Genovesi di Napoli del rapporto tra poesia e ragione, della possibilità della perfezione in campo poetico e secondo quali regole. Tra gli interrogativi: per fare poesia occorre un particolare stato d'animo? La poesia è un genere letterario come altri o ha un legame più stretto con la vita? Per quale pubblico scrive un poeta: il proprio, interiore, o un ipotetico pubblico esterno? Il suo compito è dire l'indicibile?

Ho trascorso la mia vita soprattutto tra i libri che ho tentato di leggere e quelli che ho cercato di scrivere, ma soprattutto l'ho trascorsa in mezzo ai giovani delle varie generazioni che si sono succedute nello studio universitario, tutte appassionate di filosofia. Ed è questa la ragione per la quale, oggi, ancora di filosofia del bello, di filosofia nei rapporti con la poesia noi discutiamo.

Aldo Masullo

Hugo von Hofmannsthal, in una conferenza del 1907, colloca la poesia dalla parte della grazia estetica contrapponendola alla pratica e al linguaggio della quotidianità. Il poeta non cade nell'assurda e alienante pretesa di dire la realtà delle cose ma si limita ad avvolgere nel velo delle parole il suo muto vivere con esse, ad esserne il compagno nascosto, il silenzioso fratello. Si esplora così il problema del rapporto della poesia con la ragione, la quale intende conoscere la realtà, l'essere delle cose, aldilà delle apparenze.

Di solito, non sono le parole ad essere nel potere degli uomini,
ma sono gli uomini ad essere nel potere delle parole.

Hugo von Hofmannsthal