Alessandra Campo. L`uno senza l`altro

Una perversione?

Mentre il Novecento è stato il secolo della relazione tra l'Essere e l'Altro, il Terzo Millennio si è aperto con con il trionfo del motivo, insieme filosofico e psioanalitico, di primato dell'uno senza l'altro. E' il tema del saggio collettivo L'uno perverso. L'uno senza l'altro: una perversione? (Feltrinelli) che contiene anche l'intervento di Alessandra Campo che, intervistata da Rai Filosofia durante la II edizione del Kum! Festival, manifestazione diretta da Massimo Recalcati, tenutasi dal 18 al 21 ottobre 2018 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, ci ha spiegato come nel motivo della rivendicazione dell'uno tutto solo di decostruire il primato della relazione, non si possa scorgere una fantasia perversa.

In ogni istinto, la verità ha preso la forma di un'illusione per agire sulla volontà.
Gilles Deleuze

Tutto nasce dalla lettura di un testo di Deleuze in cui commenta il romanzo di Tournier e fa dell'isola deserta un paradigma del mondo senza altri, rivendicato come speranza, come terra promessa. E' possibile pensare ad uno tuto solo, ad un'isola deserta da tutti gli altri? Si sta forse di rischiando di compromettersi con una fantasia perversa. Alessandra Campo fornisce il suo punto di vista riguardo quasta tematica.

Alessandra Campo è assegnista di ricerca in filosofia presso l’Università degli Studi dell’Aquila e membro del Centro di Psicoanalisi e Filosofia Après-Coup (Università dell’Aquila). Si occupa da diversi anni dei rapporti tra filosofia e psicoanalisi con particolare riguardo alle implicazioni metafisiche e cosmologiche della teoria freudiana-lacaniana. Ha recentemente curato il volume L’Uno perverso. L’uno senza l’altro: una perversione? (Textus, 2017) ed è autrice del volume Tardività. Freud dopo Lacan (Mimesis, 2017).