Antonio Caronia: emozioni e nuove tecnologie

Il coinvolgimento emotivo e l'intelligenza collettiva

Una scheda filmata mostra una sequenza dal film Johnny Mnemonic di Robert Longo e avanza una serie di interrogativi: i media sono neutri o esprimono sempre uno spirito del tempo? In che modo i new media, che coinvolgono tutto il corpo anziché la sola vista o il solo udito, cambiano i nostri sistemi cognitivi?
Antonio Caronia, teorico della comunicazione, in una puntata del Grillo - Enciclopedia Multimediale delle Sceinze FIlosofiche del 1998, ne discute con una classe del liceo Galvani di Bologna.
Tra le domande, quelle sul rapporto tra computer ed emozioni, sull`origine e i confini del virtuale, sul diritto alla privacy, sulla democraticità dei nuovi sistemi di comunicazione.

L'uomo ha sempre difficoltà ad orientarsi ogni volta che cambia il quadro concettuale attorno a lui: questo vuol dire che noi non dobbiamo preoccuparci di anestetizzare o rendere indolori queste trasformazioni.  Anche perchè eliminare lo shock del trapasso culturale significherebbe paradossalmente vivere in un mondo sempre uguale, un mondo che non ci dà nessuno nuovo stimolo o nuova consocenza.
Antonio Caronia

Pierre Lévy invece, filosofo francese, parla della nascita attraverso Internet di una intelligenza collettiva.

Le nuove tecnologie della comunicazione hanno creato l'intelligenza collettiva che ci impone di costruire un rapporto completamente nuovo con la conoscenza e con la sua trasmissione. Vuol dire orientarsi in uno spazio dove non c'è più il prima o il dopo, il fuori o il dentro, l'interno o l'esterno.
Pierre Lévy

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