Aristotele teoretico. L'uomo animale politico

L'unico ad avere il senso del bene e del male

Nel filmato, tratto dall’Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche, Emilio Lledò, professore emerito di Storia della filosofia all’Universidad Central di Barcelona, in un’intervista del 1988, ricorda che il termine politica è la traslitterazione dell`aggettivo politikè.
Techne politikè è la teoria della polis, spazio della vita comunitaria dei Greci. In questo contesto vanno collocate le definizioni aristoteliche dell`uomo come zoon politikon, uomo politico, e zoon logon echon, uomo dotato di parola: essa è infatti elemento essenziale alla creazione di uno spazio d`intelligenza collettivo, senza il quale la comunità vivrebbe in modo gregario e non egualitario o gerarchico.

E' evidente che lo Stato esiste per natura e che l'uomo è per natura animale politico... e più di tutte le api e di ogni animale vivente in società. Perchè la natura nulla fa invano: ora l'uomo, solo fra gli animali, ha il logos, la ragione. E il linguaggio vale a mostrare l'utile e il dannoso, sicchè anche il giusto e l'ingiusto, perchè questo è proprio degli uomini rispetto agli altri animali: l'aver egli solo il senso del bene e del male, del giusto e dell'ingiusto.
Aristotele