Massimo Cacciari. Essere giusti

La giustizia e il bene

In questa intervista Massimo Cacciari ci introduce il significato dell'essere giusti. Il giusto non ha un suum, il giusto è precisamente colui che si svuota del suum per donarsi tutto. Il vero giusto si libera dal suum per essere giusto nei confronti dell’altro, e quindi è qualcosa che contraddice radicitus, ovvero l’idea di giustizia distributiva così come quella di diritto naturale e ancora di più, ogni idea di diritto positivo o di ossequio al diritto positivo, è una paradossalità completa, che non è riportabile a un contesto discorsivo, analitico, in un campo in cui i rapporti tra i termini possano essere calcolati.

Come indicare il giusto allora? L’elemento fondamentale è quello che eccede ogni idea retributiva, ogni idea di scambio, qualcosa che ha profondamente a che fare con l’idea di dono, ma anche di perdono, perché manca completamente l’elemento della giustizia punitiva all’interno della visione del giusto. Il giusto dunque ha a che fare con il bene, ma il bene in quell’accezione per la quale eccede ogni calcolo e ogni misura. 

Sul tema della giustizia Massimo Cacciari è stato ospite degli incontri organizzati dal Cortile dei Gentili, un progetto promosso da mons. Gianfranco Ravasi dove si affrontano i grandi temi dell'umanità cercando un confronto tra credenti e non credenti.

Il Cortile dei Gentili

Massimo Cacciari è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Tra le sue opere recenti: Della cosa ultima (Milano 2004); Dallo Steinhof. Prospettive viennesi del primo Novecento (Milano 2005); Tre icone (Milano 2007); La città (Rimini 2009); Hamletica (Milano 2009); Il dolore dell’altro. Una lettura dell’Ecuba di Euripide e del Libro di Giobbe (Caserta 2010); Io sono il Signore Dio tuo (con P. Coda, Bologna 2010); Ama il prossimo tuo (con E. Bianchi, Bologna 2011); Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto (Milano 2012); Il potere che frena (Milano 2013); Labirinto filosofico (Milano 2014); Filologia e filosofia (Bologna 2015); Re Lear. Padri, figli, eredi (Caserta 2015); Occidente senza utopie (con P. Prodi, Bologna 2016); Generare Dio (Bologna 2017).

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