Mario De Caro. Bentornata realtà

Il nuovo realismo

Bentornata realtà (Einaudi, 2012) è un libro curato da Mario De Caro e Maurizio Ferraris che ha un titolo curioso. Dove si era nascosta la realtà finora? De Caro spiega come la filosofia l'abbia persa di vista negli ultimi decenni, a favore di un antirealismo che vedeva nella realtà una sorta di dogma un po' ingenuo della filosofia tradizionale. Il Nuovo Realismo intorno al quale ruota il libro, al contrario, cerca di recuperare la realtà in modo diverso e più consapevole rispetto al passato, vale a dire non come un tutto unitario e univocamente descrivibile.

La distinzione tra realismo e antirealismo è innanzitutto ontologica e ruota sull'esistenza o meno di una realtà "là fuori", ovvero indipendente dalla nostra mente. Nessun filosofo è completamente realista o antirealista: il Nuovo Realismo vuole proprio rimettere in gioco l'equilibrio tra queste due concezioni, che non intende come autoescludentesi.

I contributi del volume presentano diversi "tipi" di realtà conformi a diverse concezioni della realtà. La tipizzazione su cui si incentra De Caro, ad esempio, è quella di realtà scientifica e realtà del senso comune: entrambi sono modi di spiegare il mondo che evolvono nel tempo, ma implicano due differenti approcci che isolano oggetti differenti all'interno della realtà. La grande sfida del realismo di oggi, secondo De Caro, è cercare di mettere insieme questi due approcci.

Passando per la problematica diversità ontologica tra oggetti della scienza e oggetti sociali (diversità in cui Kant vedeva un'antinomia) De Caro si sofferma poi sull'esistenza o meno delle entità matematiche, un dibattito ancora molto attuale.