Ivano Dionigi. Il tempo e la sua mancanza

Il pensiero di Platone e di Seneca

"Noi siamo costitutivamente tempo": afferma Ivano Dionigi, in questa intervista rilasciata a Giovanni Paolo Fontana. Citando Platone e Seneca, Dionigi fa notare come per questi due pensatori la riflessione sulla vita non possa prescindere da quella sulla sua finitezza temporale, ossia sulla morte. Che sia intesa come fine di tutto o come passaggio verso qualcos'altro, la morte implica lo scadere di un certo tempo e informa tutti i nostri atti. Per questo il tempo si rivela preziosissimo e non va sprecato. Dionigi cita di nuovo Seneca e Platone per sottolineare come ogni nostro atto debba non essere gettato via ma debba dotarsi  di senso: non bisogna buttare il tempo ma conservarlo.

Ivano Dionigi è professore di Lingua e Letteratura latina presso l’Università di Bologna e direttore del Centro studi “La permanenza del classico”. Attualmente Presidente del Consorzio Almalaurea, è stato Magnifico Rettore dell’Università di Bologna dal 2009 al 2015. La sua ricerca si è orientata su molteplici versanti; recentemente ha lavorato sulla fortuna dei classici nella letteratura e nella cultura italiana moderna e contemporanea, fornendo anche traduzioni d’autore, in particolare di Lucrezio e Seneca. Tra le sue pubblicazioni: Lucrezio, De rerum natura (Milano 1990); Poeti tradotti e traduttori poeti (Bologna 2004); Lucrezio. Le parole e le cose (Bologna 2005); Il presente non basta. La lezione del latino (Milano 2016); Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (Roma-Bari 2018); Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Milano 2019).