Emanuele Severino. Il sottosuolo filosofico del nostro tempo

Nietzsche, Leopardi e Gentile

In questa intervista, realizzata in occasione del Congresso Internazionale All'alba dell'eternità. I primi 60 anni de La struttura originaria (Brescia 2-3 marzo 2018), Emanuele Severino  parla di quello che definisce il sottosuolo filosofico del nostro tempo e dei suoi tre grandi abitatori, che sono Friedrich Nietzsche, Giacomo Leopardi e Giovanni Gentile.

Gli dei creatori non esistono, afferma Nietzsche nello Zarathustra, perché l’uomo da quando è uomo vuol cambiare il mondo e se gli dei esistessero all’uomo non resterebbe nulla da creare. Se esistesse un eterno, l’eterno sarebbe il signore del presente, del passato e del futuro e trasformerebbe il nulla del futuro e il nulla del passato in un ente, “entificherebbe” il nulla   

Emanuele Severino (1929 - 2020) è stato uno dei maggiori filosofi italiani del XX secolo. Accademico dei Lincei, ha collaborato per decenni con il “Corriere della Sera”. Ha offerto un’interpretazione della filosofia che sottolinea lo scacco del pensiero metafisico da Platone a Nietzsche e Heidegger. Per superare le aporie nichilistiche della tradizione metafisica evidenti anche nel discorso moderno della tecnica, ha promosso un ritorno a una filosofia dell’Essere che escluda rigorosamente il non-essere e il divenire. Fra le sue opere recenti: Dialogo su diritto e tecnica (con N. Irti, Roma-Bari 2001); Discussioni intorno al senso della verità (Pisa 2009); L’identità del destino. Lezioni veneziane (Milano 2009); Il destino della tecnica (Milano 2009); Democrazia, tecnica, capitalismo (Brescia 2009); Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia (Milano 2011); La potenza dell’errare. Sulla storia dell’Occidente (Milano 2013); In viaggio con Leopardi. La partita sul destino dell’uomo (Milano 2015); Dike (Milano 2015); Storia, gioia (Milano 2016); Il tramonto della politica. Considerazioni sul futuro dell’uomo (Milano 2017); Dispute sulla verità e la morte (Milano 2018). La Casa Editrice Adelphi pubblica la collana “Scritti di Emanuele Severino”.