Florinda Cambria. Comporre

Metafore: figure dell'alterità

Intervento di Florinda Cambria alla X Edizione 2018 della Scuola estiva internazionale di alta formazione filosofica (International summer school of higher education in philosophy, École d’été internationale en philosophie) Metafore: figure dell'alterità, fondata da Elio Matassi - Castelsardo (Sassari).
Comporre è un verbo che riassume in modo efficace l’operatività di quella che noi chiamiamo metafora con riferimento all’operare, all’azione del metaphorein cioè del portare oltre. Operazione che compresa descrive quello che accade nell’esperienza umana in quanto l’esperienza del significare. L’operazione significante, in quanto è il modo in cui accade l’esperienza umana è di tipo compositivo, cioè il modo del mettere insieme le parti. La proposizione che caratterizza la forma dell’esperienza umana è tale quando è fatta ad arte, mettere assieme qualcosa che sul piano della significazione consueta non potrebbe stare assieme.

Che natura ha questo altro che è composto ove l’esperienza sia fatta ad arte? Come lo si deve intendere? Proporrò che lo si debba intendere come esecuzione delle parti, facendo riferimento alla matrice enigmatica nel senso in cui la parola enigma sinteticamente evocata da Aristotele nella poetica, e cioè come una composizione di cose impossibili da comporre.

 

Florinda Cambria è docente di Filosofia ed epistemologia della complessità presso l’Università de L’Aquila. Collabora con le cattedre di Filosofia teoretica e di Propedeutica filosofica presso l’Università degli Studi di Milano. È autrice di numerosi saggi apparsi su riviste specialistiche e di due monografie dedicate al pensiero e all’opera di Antonin Artaud: Corpi all’opera. Teatro e scrittura in Antonin Artaud (Jaca Book, Milano 2001) e Far danzare l’anatomia. Itinerari del corpo simbolico in Antonin Artaud (ETS, Pisa 2007). Ha inoltre tradotto e curato l’edizione italiana di J.-P. Sartre, Critica della Ragione dialettica. Tomo II (L’intelligibilità della storia, Christian Marinotti Edizioni, Milano 2006).

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