Francesco Sabatini. I dialetti e la lingua italiana

Storia e differenze

Francesco Sabatini, intervistato in occasione delle Giornate della lingua italiana (Olimpiadi di Italiano), che si sono svolte a Firenze dal 26 al 28 marzo 2018, parla dei dialetti italiani.
Si tratta di lingue locali che sono state vitali, funzionali, necessarie per 1500 anni, a differenza di altri paesi nei quali questi idomi hanno perso di importanza anche per azioni repressive. Pochi sanno che durante la Rivoluzione francese ci fu una forte repressione degli idiomi locali, cosa che da noi non è avvenuta in Italia. 

Il dialetto si impara, ma non si può insegnare, è un idioma sincero che evolve rapidamente.


Francesco Sabatini, è un linguista italiano (Pescocostanzo, L’Aquila, 1931). Nel 1954 si è laureato in Letteratura italiana, per poi intraprendere la carriera di docente; negli anni ha insegnato Filologia romanza, nonché Letteratura e Storia della lingua italiana presso gli atenei di Lecce, Genova, Napoli e Roma. Alla guida della Società di Linguistica Italiana dal 1977 al 1981, nel 2000 è stato scelto come presidente dell’Accademia della Crusca; ha mantenuto l’incarico sino al 2008, quando è stato sostituito da N. Maraschio. In questi otto anni Sabatini ha promosso l’italiano all’estero mediante il progetto “ Settimana della Lingua Italiana nel Mondo” e ha intensificato i rapporti dell’Accademia con le istituzioni scolastiche. Tra le sue pubblicazioni il celebre Dizionario della lingua italiana (Il Sabatini Coletti, con V. Coletti), L’italiano nel mondo moderno (2011) e Lezione di italiano (2016).