Franco Cardini. Si può esportare la democrazia?

L'enorme sperequazione tra l'occidente e il resto del mondo

È esportabile il concetto di democrazia? In buona fede - ci dice lo storico Franco Cardini che abbiamo intervistato ad Ancona in occasione della prima edizione del KUM! Festival - Curare, Educare, Governare - noi occidentali pensiamo che sia una formula che si possa estendere a tutto il mondo. In realtà  è un sistema pensato e realizzato da un numero limitato ed omogeneo di paesi. Questa visione miope della realtà vale anche per altri punti di riferimento cari a noi europei. Lavoratori di tutto il mondo univevi! era la parola d'ordine lungimirante e generosa, che lo stesso Karl Marx era convinto potesse riguardare tutti ma che, nei fatti, era stata pensata ad hoc per la classe operaia impiegata dell'industria pesante anglo-franco-tedesca dell'Ottocento. Da qui, secondo Cardini, nasce un'illusione ottica, diventata poi un errore spaventoso, pagato a caro prezzo dalla generazione nata negli anni Quaranta del Novecento:

Noi, nel 1960-70, pensavamo che tutto il mondo stesse progredendo, magari non con lo stesso ritmo ma in termini di qualità di vita, nello stesso modo in cui progrediva nel Vecchio Continente. È servita una lunga maturazione per farci rendere conto che, come dice giustamente Papa Francesco, il grande problema del nostro mondo è un'enorme sperequazione.


Franco Cardini è uno storico italiano nato a Firenze nel 1940. Dopo la laurea in Lettere conseguita presso l’Università di Firenze, per breve tempo è stato professore di scuola superiore e poi ha insegnato in diverse università tra cui quelle di Middlebury, Barcellona e Bari. Attualmente è professore ordinario di Storia Medievale presso l'Università di Firenze. Specializzato nello studio del Medioevo, si è occupato soprattutto di crociate, di pellegrinaggi e di rapporti tra la cristianità e l’Islam. Tra i suoi numerosi libri si ricordano: La vera storia della Lega lombarda (1991); Noi e l'Islam: un incontro possibile? (1994); Alla corte dei papi (1995); L’avventura di un povero crociato (1997); Gerusalemme (2012); L'appetito dell'imperatore. Storie e sapori segreti della Storia (2014); entrambi nel 2015, Andare per le Gerusalemme d'Italia e Un uomo di nome Francesco; nel 2016, Il califfato e l'Europa. Dalle crociate all'ISIS: mille anni di paci e guerre, scambi, alleanze e massacri , L'Islam è una minaccia. Falso! , Onore e Samarcanda. Un sogno color turchese;  nel 2017, Dunkerque. 26 maggio-4 giugno 1940: storia dell'operazione Dynamo (con S. Valzania), La congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici (con B. Frale) e La Via della Seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente (con A. Vanoli); Andalusia (2018). Per i suoi studi ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Dal 1994 al 1996 è stato membro del Consiglio d’amministrazione della RAI. È stato fondatore della rivista Percorsi, collabora con il quotidiano Avvenire e dal 2012 fa parte del comitato scientifico della rivista Eurasia.

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