Diego Fusaro: Minima mercatalia
Contro la teologia della diseguaglianza sociale
Diego Fusaro, docente di Filosofia all'Istituto Alti Studi Strategici e Politici di Milano, parla del suo ultimo libro, Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo (Bompiani, 2012) e della propria scelta di prendere posizione contro l'attuale capitalismo e le sue crisi. Da una parte, il saggio segue lo sviluppo del capitalismo dalla prima modernità a oggi, dall'altra, mostra come i filosofi moderni si siano posti nei confronti di esso. Il capitalismo non è solo una faccenda economica, ma, anche, squisitamente filosofica, perché con il capitalismo s'inaugura un'epoca della storia in cui domina il principio dell'illimitatezza, della produzione senza freni a scapito dell'umanità e del pianeta.
Oggi, l’economia è una vera e propria teologia della diseguaglianza sociale
Diego Fusaro
La fenomenologia dello spirito del capitalismo si ispira a Hegel e porta a una periodizzazione tripartita: nella prima fase, quella dell'inizio del capitalismo, l'uomo viene inteso come un essere astratto senza legami comunitari; la seconda fase, quella dialettica, vede la nascita della contraddizione interna al capitalismo e l'emergere della lotta di classe; l'ultima fase, l'attuale, è quella del capitalismo assoluto e totalitario, nel quale tutto si riduce, ormai, alla forma merce e il capitalismo s’impone come unica ideologia possibile.
Marx, oggi, è, in qualche misura, il grande rimosso del nostro tempo. In realtà, è il più attuale dei pensatori moderni
Diego Fusaro
Il capitalismo, pur essendo sociale e storico, vuole presentarsi come una forma naturale di abitare il mondo, quindi come un dato di fatto non contestabile. Solo la filosofia può far valere un'istanza critica verso questo capitalismo, riprogrammando il futuro e dischiudendo soluzioni alternative
Questo servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2012