I sofisti. Protagora

L'uomo, misura di tutte le cose

Lo storico della filosofia Mario Vegetti (Milano, 1937 - 2018) e il filosofo Hans Georg Gadamer (Marburgo, 1900 - Heidelberg, 2002), approfondiscono alcuni aspetti del pensiero di Protagora (prima metà del V a. C.), considerato il primo sofista della storia. Originario di Abdera, poi vissuto ad Atene (dalla quale fu esiliato per il suo agnosticismo religioso), dei suoi scritti restano solamente pochi frammenti.

Degli dèi non so né che sono, né che non sono, né quale sia il loro aspetto. Molte sono infatti le difficoltà che si oppongono: la grande oscurità della cosa e la brevità della vita umana
Protagora

Mario Vegetti afferma che Protagora svincola il concetto di giustizia da ogni principio trascendente, per ricondurlo unicamente alla legge positiva della città. Gli uomini, pertanto, in quanto cittadini sono "la misura dei valori" perché promulgano le leggi che stabiliscono ciò che è giusto. Si tratta, sostiene Vegetti, di una tesi pericolosa per la stessa democrazia, perché le norme morali e politiche, private di un fondamento oggettivo, vengono a trovarsi completamente in balia del potere che le impone.

L'uomo è la misura di tutte le cose: di quelle che sono in quanto sono, e di quelle che non sono, in quanto non sono
Protagora

Secondo Gadamer, Protagora è un oratore politico e il principio "l`uomo è misura di tutte le cose" è un’affermazione di carattere politico, da interpretarsi nel senso che è necessario riferire i nostri scopi all’agire sociale e politico, per soddisfare le esigenze di volta in volta attuali.

Da Rai Teche, Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche, 1997