Il Concilio Ecumenico Vaticano II

Una svolta epocale

Il 25 gennaio del 1959: nella Basilica di San Paolo fuori le mura Giovanni XXIII, Papa da soli tre mesi, stupisce il mondo annunciando il Concilio Ecumenico per la Chiesa universale, il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Una svolta epocale non solo per la Chiesa ma per l’intera umanità, ancora sconvolta da una guerra planetaria che aveva provocato milioni di vittime, distruzione e miseria, che viene invitata a cogliere i segni dei tempi, a calarsi nella realtà storica, ad aprirsi al mondo e dialogare con esso, a cercare gli elementi di unione tra i popoli e le culture e a superare le divisioni, in nome della fraternità universale, a guardare al mondo ed al futuro con ottimismo, non sprecando il tempo in inutili confronti con il passato.
A distanza di oltre cinquant’anni da quell’annuncio le spinte innovatrici sono ancora presenti o il Concilio può essere considerato una delle grandi utopie della seconda metà del Novecento, ed ancora: è ipotizzabile un nuovo Concilio?
Ne parlano Alberto Melloni, storico del Cristianesimo, Sergio Sorrentino, filosofo della Religione, Antonio Maione, teologo, Andrea Lonardo, biblista e direttore dell’Ufficio per la Cultura e l'Università della diocesi di Roma, Doriano De Luca, sacerdote e Gianfranco Pasquariello, frate minore cappuccino.  Il filmato è tratto da una puntata di GAP (Generazioni alla prova) di Francesco Iannello.