La lingua della Costituzione

Un modello di scrittura normativa

Nell’ambito delle Giornate della lingua italiana (Olimpiadi di Italiano), che si sono svolte a Firenze dal 26 al 28 marzo 2018, è stato affrontato il tema della Costituzione della Repubblica italiana come patrimonio linguistico oltre che come testo giuridico fondamentale, a 70 anni dalla sua entrata in vigore.
La lingua della Costituzione è il titolo di una delle tavole rotonde alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il linguista Francesco Sabatini, la Presidente onoraria dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschi, Federigo Bambi, docente di Storia del diritto medievale e moderno Università di Firenze e Michele Cortelazzo, docente di Linguistica italiana Università di Padova.

I costituenti non vollero redigere una Costituzione letterariamente bella (anche se poi bella letterariamente davvero la fecero), ma chiara e accessibile a tutti. Venne fuori un testo che è oggi considerato nel mondo un modello di scrittura normativa, che non viene purtroppo seguito oggi non solo dal legislatore ordinario ma anche nelle revisioni successivamente apportate alla stessa Carta costituzionale.