Luigi Zoja. L`eccesso di tecnologia e la cura psicanalitica

La perdita del rapporto con il mondo interiore

Luigi Zoja, intervistato al festival Dialoghi di Trani 2018, parla degli effetti dell'eccesso di tecnologia sull'attività clinica con il paziente psicanalitico.
Zoja fa l'esempio dello strumento più semplice, che nel passato funzionava sempre e che era quello di dire al paziente di annotare i sogni sul quaderno. Oggi non funziona più perché sul comodino non abbiamo più il quaderno ma il telefonino e il paziente, mentre inizia a scrivere, bombardato da informazioni, si distrae, perde il filo e non riesce ad annotare l'intero sogno. 

L’eccesso di tecnologia rende più difficile il lavoro sulla psiche, ci fa perdere il rapporto con il nostro mondo interiore.

Luigi Zoja, psicoanalista di fama mondiale, è stato presidente dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica e ha vinto due Gradiva. Con Einaudi ha pubblicato La morte del prossimo (2009), In difesa della psicoanalisi (2013, con S. Argentieri, S. Bolognini e A. Di Ciaccia) e Nella mente di un terrorista. Conversazione con Omar Bellicini (2017).