Massimo Carboni. La funzione dell'arte
L'arte e la vita
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Massimo Carboni, intervistato al Festival della Filosofia di Modena del 2017 Le forme del creare, parla della funzione dell'arte contemporanea.
Massimo Carboni insegna Estetica presso l’Università della Tuscia di Viterbo e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Storico e critico dell’arte e teorico dell’estetica, si è occupato di questioni filosofiche che intersecano la pluralità delle espressioni artistiche, lo statuto delle tecniche e la radice antropologica dell’espressione. Tra i suoi libri recenti: L’occhio e la pagina. Tra immagine e parola (Milano 2002); Lo stato dell’arte. L’esperienza estetica nell’èra della tecnica (con P. Montani, Roma-Bari 2005); La mosca di Dreyer. L’opera della contingenza nelle arti (Milano 2007); Di più di tutto. Figure dell’eccesso (Roma 2009); Le arti e la tecnica: gli scenari futuri, in Terzo Millennio (Enciclopedia Italiana Treccani, 2010).Il cambiamento fondamentale nell’arte del XX secolo è stato determinato dall'irruzione della contingenza nell’opera d’arte: la cosa del mondo è diventata arte, per cui la funzione dell’arte oggi è diventata quella di porre un interrogativo sull’arte stessa, l'arte è diventata un'interrogazione su se stessa. L'irruzione della vita nell'arte ci porta pertanto ad interrogarci sulla vita stessa, perché se l’arte è diventata vita allora l’arte ci serve a interrogarci su noi stessi.