Massimo Recalcati. I tabù del mondo

La proibizione che alimenta il desiderio

I tabù del mondo è un saggio dello psicanalista Massimo Recalcati, edito da Einaudi nel 2017. Raccoglie un anno di articoli domenicali, pubblicati sul quotidiano La Repubblica nel 2016, che trattano della figura del tabù
Cosa intende la psicanalisi con il termine tabù?  Qualcosa che ha una doppia anima, spiega Recalcati, intervistato ad Ancona nel 2017, in occasione della prima edizione del KUM! Festival - Curare, Educare, Governare

Il tabù indicherebbe un luogo terrificante, come le soffitte o le cantine della nostra infanzia, la camera da letto dei genitori: una zona che la legge rende inaccessibile, ma nella misura in cui la legge la rende inaccessibile, come diceva San Paolo nella Lettera ai Romani, nello stesso tempo la legge stessa fonda, incendia il desiderio di infrangere il divieto. Niente meglio della proibizione può alimentare il desiderio. 


Il tema del tabù interseca il rapporto tra legge e desiderio, perché qualcosa è cambiato, per esempio nel secondo dopoguerra il sesso era un tabù, oggi questo tempo è finito. Il tabù era una camicia di forza, ma oggi siamo di fronte ad una declinazione diversa del problema, perché come diceva Pasolini, a cui il libro è dedicato, noi siamo nel tempo in cui l’esperienza mitica del tabù, dell’inviolabile viene meno.

Il consumismo e il capitalismo hanno spazzato via ogni tipo di tabù, nelle scuole per esempio la sessualità viene concepita sempre più come una descrizione scientista del corpo come apparato riproduttore, che nulla ha a che fare con l’erotismo e nemmeno con la sessualità. Il problema oggi è che lo scientismo, l’interpretazione della vita attraverso algoritmi è diventato una nuova forma terrificante di tabù. 


Massimo Recalcati è uno degli psicoanalisti più noti in Italia. Insegna all’Università di Pavia e di Verona. È fondatore di Jonas Onlus: centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi e Direttore Scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA. Membro fondatore e membro analista ALIpsi Svolge attività di supervisore clinico presso diverse istituzioni sanitarie. Tra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, ricordiamo le più recenti: “Cosa Resta del Padre. La paternità nell’epoca ipermoderna” (Raffaello Cortina, Milano 2011), “Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione” (Raffaello Cortina, Milano 2012), “Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre” (Feltrinelli Editori, Milano 2013), “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento.” (Einaudi,Torino 2014), “Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno” (Feltrinelli, Milano 2015), “Jacques Lacan. La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto.” (Raffaello Cortina, Milano 2016), “Contro il sacrificio. A di là del fantasma sacrificale.”(Raffaello Cortina, Milano 2017). Dal 2014 dirige per Feltrinelli la Collana Eredi. Dal 2015 per Mimesis la collana Studi di Psicoanalisi. 
Collabora con diverse riviste specializzate italiane e internazionali e con le pagine culturali del quotidiano La Repubblica.