Massimo Recalcati. Risurrezione

Resistere alla tentazione della morte

Massimo Recalcati, intervistato in occasione della seconda edizione del Kum! Festival, illustra il tema di questa seconda edizione, che si è tenuta dal 18 al 21 ottobre 2018 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, che è quello della risurrezione.  
Recalcati premette innanzitutto che il Kum! Festival è un festival non disciplinare, ma che convoca le diverse discipline per discutere di un solo oggetto, costituito dalle pratiche della cura. Risurrezione è una parola che illustra il titolo del festival che è Kum e Kum è una parola che si trova nel testo biblico. Con questa parola, che traduciamo con “Alzati e cammina”, nell’Antico Testamento Dio sveglia il profeta Giona e gli affida una missione impossibile e nel Nuovo Testamento Gesù sveglia Lazzaro dal sonno della morte e lo porta fuori dal sepolcro. Kum è la parola della cura perché dove c’è cura c’è l’esperienza della ripartenza, del rimettersi in moto. Quando a Lacan chiesero in che cosa consistesse una psicoanalisi la risposta fu che la psicoanalisi è la possibilità che noi diamo ad una vita caduta di ripartire. 

Nel romanzo La strada, Cormac McCarthy descrive il viaggio di due persone, un padre e un figlio, che, in un mondo desolato e senza speranza, devono resistere alla tentazione della morte: in un mondo senza luce il figlio è l’immagine stessa della luce, la figura dell’annuncio.  
 

Kum è quindi la parola della ripartenza, ma è anche una parola di resistenza, di risurrezione e di insurrezione, dove c’è la parola Kum la vita non cede alla tentazione della morte, che è una delle più grandi tentazioni dell’uomo.

Non tutto è morte e la morte non è l’ultima parola della vita, resurrezione non significa semplicemente che torna la vita dopo la morte ma che la vita può resistere alla tentazione in vita della morte, dell’annichilimento e dell’autodistruzione 


Massimo Recalcati è uno degli psicoanalisti più noti in Italia. Insegna all’Università di Pavia e di Verona. È fondatore di Jonas Onlus: centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi e Direttore Scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA. Membro fondatore e membro analista ALIpsi Svolge attività di supervisore clinico presso diverse istituzioni sanitarie. Tra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, ricordiamo le più recenti: “Cosa Resta del Padre. La paternità nell’epoca ipermoderna” (Raffaello Cortina, Milano 2011), “Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione” (Raffaello Cortina, Milano 2012), “Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre” (Feltrinelli Editori, Milano 2013), “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento.” (Einaudi,Torino 2014), “Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno” (Feltrinelli, Milano 2015), “Jacques Lacan. La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto.” (Raffaello Cortina, Milano 2016), “Contro il sacrificio. A di là del fantasma sacrificale.”(Raffaello Cortina, Milano 2017). Dal 2014 dirige per Feltrinelli la Collana Eredi. Dal 2015 per Mimesis la collana Studi di Psicoanalisi. 
Collabora con diverse riviste specializzate italiane e internazionali e con le pagine culturali del quotidiano La Repubblica.

Guarda la seconda parte dell'intervista a Massimo Recalcati