La psicologia archetipica di James Hillman

Romano Màdera

Romano Màdera, intervistato al Kum! Festival di Ancona, parla del filosofo e psicoanalista statunitense James Hillman (Atlantic City, 1926 – Thompson, 2011).
Hillman, allievo di Jung e direttore per venti anni dello Jung Institut di Zurigo, ha successivamente preso una strada diversa da quella del suo maestro, elaborando una psicologia archetipica fondata sulla rivalutazione della mitologia classica, un’operazione, secondo Màdera, interessante ma molto intellettualistica.
L’altra contraddizione, evidenziata da Màdera nel pensiero di Hillman, è quella tra la sua volontà di aprire la finestra dell’analisi al mondo esterno e il ritiro dall’attività di terapeuta, dovuto alla noia che provava nell’ascolto dei problemi concreti delle persone.

Romano Màdera già professore ordinario di Filosofia Morale e di Pratiche Filosofiche presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca, in passato ha insegnato anche all'Università della Calabria e all'Università Ca' Foscari di Venezia.
Fa parte delle associazioni di psicologia analitica AIPA (italiana) e IAAP (internazionale), del Laboratorio Analitico delle Immagini (LAI, associazione per lo studio del gioco della sabbia nella pratica analitica) e della redazione della Rivista di Psicologia Analitica.
E’ uno dei fondatori dei Seminari Aperti di Pratiche Filosofiche e della Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche “Philo”. Ha chiamato la sua proposta nel campo della ricerca e della cura del senso “analisi biografica a orientamento filosofico” formando la società degli analisti filosofi (SABOF). Docente per la Scuola in abof di Philo nel percorso "Le pratiche filosofiche e l'analisi biografica a orientamento filosofico" e della Scuola Mitobiografica. È responsabile organizzativo della Scuola in Abof e del centro culturale di Philo. Tra le sue pubblicazioni: Identità e feticismo (1977); Dio il Mondo (1989), L'alchimia ribelle (1997); C. G. Jung. Biografia e teoria (1988); L'animale visionario (1999); La filosofia come stile di vita (con L.V. Tarca); Il nudo piacere di vivere (2006), La carta del senso. Psicologia del profondo e pratica filosofica (Cortina, 2013), Approaching the Navel of the Darkened Soul. Depth Psychology and Philosophical Practices (Ipoc, 2013), Una filosofia per l'anima. All'incrocio di psicologia analitica e pratiche filosofiche (a cura di Chiara Mirabelli, Ipoc 2013), Carl Gustav Jung (Feltrinelli, 2016); Il caos del mondo e il caos degli affetti (con G. Cappelletty, 2020). Ha scritto un saggio nel libro collettivo: Qual è il tuo mito? Mappe per il mestiere di vivere (a cura di S. Fresko e C. Mirabelli, con scritti di I. Carlot, M. Diana, R. Màdera, M. Montanari, I. Paterlini e delle due curatrici) (Mimesis 2016).