Rosario Villari. La questione meridionale
La dispersione della coscienza politica e sociale
Lo storico Rosario Villari in una puntata del Grillo - Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche del 1999, discute con gli studenti della questione meridionale ancora irrisolta a centocinquant'anni dall'Unità italiana.
Il Mezzogiorno è stato per tanti decenni dominato dallo spirito della protesta non costruttiva, fine a se stessa. C'è stato un momento dopo la Seconda Guerra Mondiale in cui emerse una nuova forma di coscienza politica e sociale e una delle cose più gravi accadute in Italia è stata la dispersione di questo patrimonio.
Rosario Villari (Bagnara Calabra, 1925 - Cetona, Siena, 2017) storico e accademico dei Lincei, aveva condotto gli studi universitari tra Firenze e Messina, dove era stato discepolo e amico di Galvano Della Volpe e assistente di Ruggero Moscati. Dal 1956 al 1960 fu redattore della rivista Cronache Meridionali dove s’impegnò pubblicando testi dei meridionalisti ‘ante litteram’, tra gli altri quelli dell’abate Galiani (sec. XVIII) e dei liberali napoletani (XIX sec.). Temi che ritroviamo nei suoi saggi degli anni Sessanta, pubblicati da Laterza: Mezzogiorno e contadini nell’età moderna (Bari, 1961); Il Sud nella storia d’Italia (antologia storica della questione meridionale, Bari, 1961); Conservatori e democratici nell’Italia liberale (Bari,1964); La rivolta antispagnola a Napoli. Le origini 1585-1647 (Bari, 1967), frutto di complesse ricerche d’archivio sui rapporti tra la Spagna e l’Italia meridionale.