Sergio Sorrentino. Il misticismo
Da oriente a occidente
Sergio Sorrentino, intervistato all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, parla delle differenze tra la mistica occidentale e orientale, partendo dalle ricerche di Rudolf Otto, che ha individuato alcuni tratti comuni. Esiste, per esempio, una tendenza comune alla mistica occidentale e orientale verso l’approccio apofatico al divino, che perde i connotati della precisione intellettiva e assume quelli di una realtà che sfugge alla presa dell’intelligenza.
Mentre la mistica occidentale ha come meta l’unione dell’umano con il divino, nella mistica orientale si tende a pensare al vertice dell’esperienza mistica come fusione con il divino. Non si può trattare la mistica orientale come fenomeno unitario perché in Oriente sono presenti espressioni molto diverse di misticismo a seconda delle differenti culture e religioni.
Sergio Sorrentino è professore di Filosofia della Religione e di Filosofia morale all’Università di Salerno. Autore di numerosi saggi e articoli, è studioso del pensiero filosofico e religioso nella cultura europea moderna e contemporanea. È noto in particolare per i suoi studi su Friedrich Schleiermacher, di cui tra l’altro ha tradotto l’opera più celebre (Der Christliche Glaube, 1830-1831). Collabora con varie riviste nazionali e internazionali, ed è membro referee della DAW (Deutsche Akademie der Wissenschaften). Di recente è uscito per l’editore Mimesis il libro Oltre la ragione strumentale (Milano 2015).