Telmo Pievani. Evoluzione e migrazioni

Le radici intrecciate della civiltà europea

Telmo Pievani, in questa intervista realizzata dagli studenti nel corso del festival Dialoghi di Trani 2018, ci parla del tema di questa edizione del festival, che sono le paure. Le paure sono molto profonde nell’evoluzione umana, soprattutto quelle di tipo sociale. L’evoluzione umana è avvenuta sempre per piccoli gruppi, come le tribù o i clan, che avevano dei nemici negli altri gruppi, per cui il diverso da noi era visto come nemico.

Oggi che ci troviamo immersi in un mondo globalizzato non possiamo più considerare l’altro da noi come nemico, ma la sfida che abbiamo davanti è quella di far coincidere il noi con l’intera specie umana, di affermare che ogni essere umano ha pari dignità, che l’altro da noi non può essere più considerato come meno umano di noi.  

Dobbiamo essere consapevoli che la tentazione di considerare l’altro meno di noi è sempre presente nella nostra mente e dobbiamo evitare di assecondarla. Le guerre e le pulizie etniche del secolo scorso dimostrano che la propaganda contro la diversità può essere molto pericolosa, per questo bisogna essere molto attenti alla strumentalizzazione politica della paura.
Noi, come specie Homo Sapiens, siamo stati sempre migranti siamo usciti dall’Africa 60 millenni fa e da allora non ci siamo mai fermati occupando tutta l’Eurasia e poi le Americhe. Di generazione in generazione lo spostarci, questa nostra tentazione infinita, come diceva Luca Cavalli Sforza, di voler vedere che cosa c’è al di là della collina, ci ha portato ovunque. Questo ha avuto conseguenze negative, come il fatto che abbiamo ridotto la biodiversità, ma anche positive perché il migrare ha reso il nostro cervello più flessibile, ha accelerato la nostra evoluzione culturale, ci ha insegnato a modificare il mondo attorno a noi per renderlo più adatto a noi, piuttosto che il contrario. 

Il migrare, lo sfidare la paura di spostarci è stato il segreto del nostro successo, ambivalente, come tutti i nostri comportamenti, perché il migrare è destabilizzante per noi e per chi vede arrivare flussi migratori, ma è anche molto fecondo, perché ha generato creatività e le civiltà europee non esisterebbero senza queste radici intrecciate frutto delle continue migrazioni che hanno interessato l’Europa.  


Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova. Tra i suoi libri Creazione senza Dio (2006), La vita inaspettata (2011) ed Evoluti e abbandonati (2014). Collabora con “Il Corriere della Sera”, “Le Scienze” e “Micromega”.