Tzvetan Todorov. La scoperta dell`altro

Aforismi

Tzvetan Todorov, in quest'intervista dell'Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche, parla della dimensione storica della scoperta dell’altro.
La scoperta dell’America ha assunto, nella cultura occidentale, una valenza simbolica particolarmente forte, con l’impresa di Colombo, il mondo diventa piccolo e lo spazio dell’alterità si assottiglia.
Todorov sottolinea la necessità della distanza tra noi e l’altro. La percezione della propria identità passa infatti attraverso la percezione degli altri, attraverso lo sguardo che essi posano su di noi.

Le differenze tra le culture sono indispensabili per il cammino stesso dell’umanità; abbiamo bisogno di una distanza tra noi e l’altro quasi per guardarci dall’esterno.
Certamente la scoperta dell’America non è la sola storia esemplare sul tema. Penso anche a vicende avvenute durante le Crociate, che rappresentano l’incontro della civiltà europea con quella araba, che per molti aspetti era superiore. 

Esistono vari aneddoti, ricordo un racconto di un medico arabo che registra i comportamenti selvaggi degli europei i quali, di fronte ad una gamba ferita non trovavano niente di meglio da fare che amputarla, in condizioni igieniche spesso precarie, tanto che la gamba si infetta e l’uomo muore dopo tre giorni. Il medico arabo descrive gli europei come selvaggi che non conoscono gli elementi più semplici della medicina. Al confronto lui sa curare quella ferita con l’applicazione di piante e unguenti che guariscono senza alcuna violenza. C’è qui un interessante sguardo gettato su di noi dagli altri, che ci colgono nel ruolo di barbari.

Tzvetan Todorov (1939 - 2017) è stato dirécteur honoraire de recherches presso il Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi. Storico e saggista, dopo aver condotto ricerche sulla linguistica, sulla semiotica e sulla teoria della letteratura, attualmente si occupa delle questioni dell’alterità nei rapporti conflittuali tra le culture (con particolare riferimento alla conquista dell’America e alla Seconda guerra mondiale). Tra le sue opere tradotte: Noi e gli altri (Torino 1991); Le morali della storia (Torino 1995); Gli abusi della memoria (Napoli 1996); Il nuovo disordine mondiale (Milano 2003); Benjamin Constant. La passione democratica (Roma 2003); Memoria del male, tentazione del bene (Milano 2004); La conquista dell’America (Torino 2005).