Umberto Curi. Il bello

L'apparire del tremendo

Umberto Curi, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017, Le forme del creare, parla del concetto di bello. Curi inizia il suo ragionamento con una citazione di Simon Weil del 1942:

Tutte le volte in cui si affronta l’analisi del bello ci si trova in presenza di un muro e che tutto ciò che è stato scritto e detto finora a proposito del bello è miserabilmente insufficiente.

Un paradosso usato da Curi per stroncare ogni tentativo di definizione semplice della bellezza e per tentare di ricostruire un percorso storico concettuale a partire dal mondo greco arcaico e classico, ossia da quell’ambito di carattere culturale e filosofico in cui prende forma per la prima volta la nozione di bello.

La conclusione è che il bello, come diceva Rainer Maria Rilke, non è che “l’apparire del tremendo”.


Umberto Curi è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso l’Università “Vita e salute” San Raffaele di Milano. È stato visiting professor presso numerosi atenei europei e americani. Nei suoi studi si è occupato della storia dei mutamenti scientifici per ricostruirne l’intima dinamica epistemologica e filosofica. Più di recente si è volto a uno studio della tradizione filosofica imperniato sulla relazione tra dolore e conoscenza e sui concetti di logos, amore, guerra e visione. Tra le sue pubblicazioni: La cognizione dell’amore. Eros e filosofia (Milano 1997); Polemos. Filosofia come guerra (Torino 2000); Lo schermo del pensiero. Cinema e filosofia (Milano 2000); Il farmaco della democrazia (Milano 2003); La forza dello sguardo (Torino 2004); Un filosofo al cinema (Milano 2006); Terrorismo e guerra infinita (Assisi 2007); Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Torino 2008); Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Milano 2009); Straniero (Milano 2010); Via di qua. Imparare a morire (Torino 2011); Passione (Milano 2013); L'apparire del bello. Nascita di un'idea (Torino 2013); La porta stretta. Come diventare maggiorenni (Torino 2015); I figli di Ares. Guerra infinita e terrorismo (Roma 2016); La brama dell’avere (con S. Chialà, Trento 2016); Le parole della cura. Medicina e filosofia (Milano 2017).