Umberto Curi. L'estetica di Benedetto Croce
L'ultima estetica
Umberto Curi, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017, Le forme del creare, parla dell’estetica di Benedetto Croce (Pescasseroli, 1866 – Napoli, 1952).
Croce rovescia l’impostazione greca arcaica di bellezza: ciò che caratterizza la bellezza è la sua autonomia, l’irriducibilità ad altre categorie come la filosofia o l’economia.
La preoccupazione principale di Croce è salvaguardare l’autonomia dell’estetica, far si che anche le opere d’arte siano giudicate iuxta propria principia e non per il rinvio ad altri ambiti di carattere semantico.
Si tratta di un’impostazione che ha segnato profondamente la cultura europea e italiana della prima metà del XX secolo, costituendo ancora oggi, il fondamento della modalità di organizzazione dei processi formativi della scuola secondaria superiore. Quella di Croce è stata, secondo Curi, l’ultima estetica: la ricerca attuale si apre a quelle espressioni dell’arte contemporanea non riconducibili alle teorie crociane.
Umberto Curi è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso l’Università “Vita e salute” San Raffaele di Milano. È stato visiting professor presso numerosi atenei europei e americani. Nei suoi studi si è occupato della storia dei mutamenti scientifici per ricostruirne l’intima dinamica epistemologica e filosofica. Più di recente si è volto a uno studio della tradizione filosofica imperniato sulla relazione tra dolore e conoscenza e sui concetti di logos, amore, guerra e visione. Tra le sue pubblicazioni: La cognizione dell’amore. Eros e filosofia (Milano 1997); Polemos. Filosofia come guerra (Torino 2000); Lo schermo del pensiero. Cinema e filosofia (Milano 2000); Il farmaco della democrazia (Milano 2003); La forza dello sguardo (Torino 2004); Un filosofo al cinema (Milano 2006); Terrorismo e guerra infinita (Assisi 2007); Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Torino 2008); Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Milano 2009); Straniero (Milano 2010); Via di qua. Imparare a morire (Torino 2011); Passione (Milano 2013); L'apparire del bello. Nascita di un'idea (Torino 2013); La porta stretta. Come diventare maggiorenni (Torino 2015); I figli di Ares. Guerra infinita e terrorismo (Roma 2016); La brama dell’avere (con S. Chialà, Trento 2016); Le parole della cura. Medicina e filosofia (Milano 2017).