Umberto Curi. L'estetica di Theodor Adorno

La riflessione sui media

Umberto Curi, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017, Le forme del creare, parla dell’estetica di Theodor Adorno (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969) e in particolare del rapporto, che il filosofo tedesco aveva stabilito, tra produzione artistica e capitalismo, un’analisi che è stata precocemente archiviata, come espressione di una crisi del marxismo.

Alcune acquisizioni adorniane stiano dimostrando proprio oggi la loro validità, come ad esempio le riflessioni sulla pubblicità, sulla radio, sulla funzione della televisione o sull’uso delle opere cinematografiche.


Umberto Curi è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso l’Università “Vita e salute” San Raffaele di Milano. È stato visiting professor presso numerosi atenei europei e americani. Nei suoi studi si è occupato della storia dei mutamenti scientifici per ricostruirne l’intima dinamica epistemologica e filosofica. Più di recente si è volto a uno studio della tradizione filosofica imperniato sulla relazione tra dolore e conoscenza e sui concetti di logos, amore, guerra e visione. Tra le sue pubblicazioni: La cognizione dell’amore. Eros e filosofia (Milano 1997); Polemos. Filosofia come guerra (Torino 2000); Lo schermo del pensiero. Cinema e filosofia (Milano 2000); Il farmaco della democrazia (Milano 2003); La forza dello sguardo (Torino 2004); Un filosofo al cinema (Milano 2006); Terrorismo e guerra infinita (Assisi 2007); Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Torino 2008); Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Milano 2009); Straniero (Milano 2010); Via di qua. Imparare a morire (Torino 2011); Passione (Milano 2013); L'apparire del bello. Nascita di un'idea (Torino 2013); La porta stretta. Come diventare maggiorenni (Torino 2015); I figli di Ares. Guerra infinita e terrorismo (Roma 2016); La brama dell’avere (con S. Chialà, Trento 2016); Le parole della cura. Medicina e filosofia (Milano 2017).