Gianni Vattimo. Heidegger e la filosofia della crisi
Zettel Presenta
Martin Heidegger nasce a Messkirch, in Germania, nel 1889. Allievo di Edmund Husserl, del quale sarà assistente all’Università di Friburgo, Heidegger risentirà profondamente del clima culturale del suo tempo, costellato dalla nascita di molte avanguardie artistiche, e da numerosi eventi storici; influenzato dal pensiero fenomenologico che rielaborerà in modo originale. Nel 1927 viene pubblicato il suo capolavoro Essere e tempo.
Con l’avvento del nazismo in Germania, nel 1933 Heidegger diviene rettore dell’Università di Friburgo e nel mese di maggio tiene il celebre discorso rettorale su L’autoaffermazione dell’università tedesca che segna la sua adesione al nazismo.
A partire dalla metà degli anni Trenta avviene quella che egli stesso definisce una “svolta” del proprio pensiero, che conduce a un nuovo modo di intendere la relazione fra l’essere e il linguaggio.
Nel 1950 esce il libro Sentieri interrotti, i cui saggi testimoniano degli sviluppi di pensiero successivi alla svolta.