Paolo Rossi - Newton e la rivoluzione scientifica

Zettel presenta

Isaac Newton nasce a Woolsthorpe, in Inghilterra, nel 1642. Considerato uno dei padri fondatori della fisica moderna, comincia i propri studi al Trinity College di Cambridge nel 1661 dove segue in maniera non continuativa le lezioni prediligendo lo studio individuale.

Nel 1665 l’occasione di coltivare autonomamente letture ed esperimenti si presenta con la chiusura del Trinity College in seguito ad una grave epidemia di peste. Il 1666 è l’annus mirabilis per Newton, l’anno più importante della sua vita durante il quale ha l’intuizione della gravitazione universale.

Negli anni successivi diviene professore di Matematica e membro della Royal Society di Londra; lavora intensamente alle sue teorie e nel 1687 pubblica la sua più importante e famosa opera, i Philosophiae naturalis principia matematica (Principi matematici di filosofia naturale).

Il secolo che lo vede affermarsi come il più importante filosofo naturale (è questo il termine dell’epoca, solo nell’Ottocento comparirà il termine “scienziato”) è caratterizzato da un sempre maggiore interesse per la matematica e la fisica che divengono campi d’indagine preferenziali.

L’astronomia compie enormi passi avanti rispetto alle concezioni precedenti grazie alle scoperte compiute nei primi decenni del 1600 da Galilei e Keplero e si costituisce ed afferma un nuovo metodo di indagine: il metodo scientifico.

In questo contesto, l’apporto di Newton è fondamentale sia perché rinnova profondamente le teorie dell’epoca sia perché aprirà la via alle ricerche future.

Infine la statura di questo pensatore è confermata anche dall’ampio numero di scritti dedicati all’alchimia, all’esegesi biblica e alla filosofia; discipline che Newton coltivava con grande interesse e che testimoniano una sorta di passaggio di consegne fra l’epoca precedente in cui la scienza era intrisa di conoscenze magiche (emblematicamente rappresentata da Giordano Bruno) e una nuova epoca, quella della Rivoluzione Scientifica, in cui la sperimentazione costituisce il nucleo della ricerca scientifica.