Julian Nida-Rümelin. La costruzione dell'Europa

Gli ostacoli al federalismo

Julian Nida-Rümelin, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2018 Verità, parla delle contraddizioni che hanno caratterizzato fin dal suo nascere il progetto di costruzione del federalismo europeo e che devono essere superate per creare una federazione democratica. Il progetto di integrazione europea è iniziato dopo la Seconda Guerra Mondiale per evitare il ripetersi in futuro di conflitti così sanguinosi, ispirato dai principi deli padri fondatori, come Spinelli, Adenauer, Monnet, ma la cooperazione è stata esclusivamente di carattere economico.

I Trattati di Roma degli anni ‘50 sono solo accordi economici, mentre sarebbe necessario costruire una reale democrazia europea, innanzitutto dotando il Parlamento europeo di effettivi poteri legislativi, che invece oggi sono in mano ai governi. Questa attuale situazione crea nella popolazione europea la sensazione di mancanza di democrazia e favorisce le spinte nazionaliste contrarie al processo di integrazione. 



Julian Nida-Rümelin è professore di Filosofia e teoria politica presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera e professore onorario all’Istituto di Filosofia della Humboldt-Universität di Berlino. È stato ministro della cultura nel primo governo Schröder ed è uno dei più noti intellettuali in Germania. Il suo pensiero spazia dall’etica teorica e applicata alle teorie della razionalità e della decisione, nonché alla filosofia politica.Nida-Rümelin si è dedicato agli ambiti dell’etica dell’agire tecnico, dell’etica ambientale e dell’etica medica, pubblicando a questo proposito il manuale Angewandte Ethik e il volume Ethische Essays. Sono stati pubblicati in lingua italiana: Democrazia e verità (Milano 2015); Per un’economia umana. La trappola dell’ottimizzazione (Milano 2017); Pensare oltre i confini. Un’etica della migrazione (Milano 2018).