Heidegger nel pensiero di Severino

Metafisica, Religione, Politica, Economia, Arte, Tecnica

Speciale realizzato da Rai Cultura sul congresso internazionale organizzato dall’ Associazione di Studi Emanuele Severino (Ases):
Heidegger nel pensiero di Severino. Metafisica, Religione, Politica, Economia, Arte, Tecnica, che si è tenuto dal 13 al 15 giugno a Brescia.
Nell'incontro di apertura, oltre a Emanuele Severino, sono intervenuti Friedrich Wilhelm von Herrmann, ultimo assistente di Martin Heidegger, Francesco Alfieri, Giampaolo Azzoni, Ines Testoni, Giulio Goggi, Davide Spanio e Leonardo Messinese
Nel corso del congresso sono state illustrate le testimonianze del grande interesse che Martin Heidegger ebbe per il pensiero di Emanuele Severino. Interesse che risale addirittura alla tesi di laurea del giovane filosofo bresciano, Heidegger e la metafisica, discussa nel 1950 all’età di 21 anni. Quella tesi, pubblicata con l’introduzione di Gustavo Bontadini dalla casa editrice bresciana Vannini, è stata ripubblicata da Adelphi. Nei Taccuini di Heidegger, il professor Francesco Alfieri ha trovato un appunto del 1958 proprio sulla tesi di Severino: «Oltrepassamento, il nulla inaugura la domanda metafisica. Severino sulla metafisica (1958)». Altri due appunti riguardano il famoso saggio Ritornare a Parmenide
A testimonianza dell’interesse di Heidegger per il pensiero di Severino anche due lettere inviate al filosofo da F. W. Von Herrmann e dal nipote di Martin Heidegger, Heinrich Heidegger.
Lo speciale contiene le interviste a: Emanuele SeverinoSergio Givone, Francesco Alfieri, Giampaolo Azzoni, Massimo Marassi, Vittorio Possenti, Ines Testoni, Leonardo Messinese, Alessandro Carrera, Gian Luigi Paltrinieri, Nicoletta Cusano e Paolo Barbieri. 

La verità non è un punto di arrivo ma è un punto di partenza, è l’originariamente manifesto nell’uomo, in ogni uomo, anche nell’uomo che non sa nulla né della verità né della filosofia. Il più umile degli uomini ha dinanzi a sé la verità velata da nubi.  


Emanuele Severino (1929 - 2020) è stato uno dei maggiori filosofi del XX secolo. Accademico dei Lincei, ha collaborato per decenni con il “Corriere della Sera”. Ha offerto un’interpretazione della filosofia che sottolinea lo scacco del pensiero metafisico da Platone a Nietzsche e Heidegger. Per superare le aporie nichilistiche della tradizione metafisica evidenti anche nel discorso moderno della tecnica, ha promosso un ritorno a una filosofia dell’Essere che escluda rigorosamente il non-essere e il divenire. Fra le sue opere recenti: Dialogo su diritto e tecnica (con N. Irti, Roma-Bari 2001); Discussioni intorno al senso della verità (Pisa 2009); L’identità del destino. Lezioni veneziane (Milano 2009); Il destino della tecnica (Milano 2009); Democrazia, tecnica, capitalismo (Brescia 2009); Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia (Milano 2011); La potenza dell’errare. Sulla storia dell’Occidente (Milano 2013); In viaggio con Leopardi. La partita sul destino dell’uomo (Milano 2015); Dike (Milano 2015); Storia, gioia (Milano 2016); Il tramonto della politica. Considerazioni sul futuro dell’uomo (Milano 2017); Dispute sulla verità e la morte (Milano 2018). La Casa Editrice Adelphi pubblica la collana “Scritti di Emanuele Severino”.