Maurizio Francesconi. Male nostro quotidiano

Considerazioni sulla V edizione del Festival del Pensare

Marco Francesconi, psichiatra e psicoanalista, intervistato in occasione della V edizione del Festival del Pensare, dal titolo Male nostro quotidiano, che si è svolta a Cecina, Casale Marittimo, Guardistallo, Montecastelli Pisano, Castagneto Carducci, Bibbona e Populonia, parla del concetto di male. 


Non è possibile separare nettamente il bene dal male, esiste un continuo intreccio i due mondi e non possiamo non confrontarci con la componente del male, che non è mai eliminabile in modo definitivo. 

Lo stesso Freud ha impiegato tempo per riconoscere che dentro l’animo umano c’è anche la pulsione di morte la spinta alla distruttività, Sigmund Freud introduce la figura del bambino piccolo perverso polimorfo, che supera l’idea tradizionale del bambino puro e angelicato e mostra un bambino che contiene in nuce aspetti di perversità e di onnipotenza, di desiderio di immediata soddisfazione della sua bramosia di potere.  
Un altro tema è quello della bugia e della falsità, distinguendo, come faceva Wilfred Ruprecht Bion, falso, vero e bugiardo, ossia quella che è una certa inevitabile falsificazione delle situazioni da quello che invece è intenzionalmente il mondo bugiardo, molto più vicino al discorso perverso che faceva Freud, con un carattere specifico:

la perversione ha bisogno di ottenere il consenso generale e il contrassegno tipico della dimensione perversa è proprio una bugia che deve riuscire a convincere l’altro ingannandolo.