Andrea Colamedici. La natura della filosofia

L'incontro, il corpo, la festa

Andrea Colamedici, intervistato alla Festa della Filosofia, che si è tenuta, per la prima volta, 19 gennaio 2020, in Triennale Milano, parla della natura della filosofia, che va intesa molto diversamente rispetto a come è stata finora presentata dal senso comune ossia come una disciplina puramente teorica e astratta.  
Per questo Colamedici ha ideato con Tlon, progetto filosofico condotto insieme a Maura Gancitano, una festa della filosofia, di una filosofia che non ha paura di sporcarsi le mani con il mondo contemporaneo, ma che al contrario può e vuole dare un senso al mondo contemporaneo, e che è stata una festa tra amici, con file lunghissime per ascoltare i filosofi come se ne vedono solo per le star dello spettacolo. 
Bisogna riportare la filosofia nel suo luogo naturale che è l’incontro, nella città, in strada, in palestra, in piazza. Anche le aziende sono luoghi che hanno bisogno della filosofia per diventare comunità della fioritura e non solo comunità del profitto. Con Raimon Panikkar si è tentato di fare una filosofia non solo come amore della conoscenza ma come conoscenza dell’amore. I Dialoghi filosofici sono stati essenziali per dimostrare che la filosofia nasce nelle piazze, con il dialogo e ha il compito di dare fastidio. Socrate era una torpedine, dava la scossa e i filosofi devono dare la scossa soprattutto a se stessi per non chiudersi nel proprio pensiero. 

La filosofia ha bisogno di rendersi utile nel suo essere inutile, non dal punto di vista personale per il quale è invece utilissima, ma nel senso che non ci si deve aspettare qualcosa dal dialogo filosofico se non il fatto che l’altra persona sia altrettanto disposta a mettersi a nudo, a mettersi in discussione, in maniera tale che il gioco della filosofia possa manifestarsi in tutta la sua meraviglia. 

Inoltre la filosofia ha bisogno del corpo, del corpo in movimento e ha bisogno di guardare la città in un’altra maniera, di scoprire il contingente e di rivederne l’incanto. Dobbiamo lasciarci guidare dai segni, dall’inusuale, dalla bellezza alla quale non siamo abituati, andando alla ricerca del cuore della città, degli organi della città. 

Ci sono interlocutori ovunque che ci danno la possibilità di guardarci dentro e di sentirci parte di una comunità di poeti, di persone che attraverso il proprio sguardo stanno salvando il mondo. La filosofia non ha età, si può cominciare a filosofare a qualsiasi età, il guaio è che poi si smette. 

La filosofia non è solo discorso ma anche esercizio e anticamente l’esercizio era fondamentale, la filosofia era anche corporea. Platone che ha fatto della filosofia una filosofia corporea non è fuggito dalla realtà, come ci vuol far credere il senso comune, ma era estremamente radicato nella realtà. Alla Festa della Filosofia abbiamo riscoperto con il filosofo Simone Regazzoni queste radici rimosse della filosofia, in modo da ricondurla al corpo, a farsi sangue, sforzo e proprio per questo piacere.    



Andrea Colamedici è filosofo, editore, regista e attore teatrale. Insegnante di filosofia per bambini, ha tradotto testi di Alejandro Jodorowsky, E. J. Gold e Stanislav Grof. È l’ideatore di Tlon.
Insieme a Maura Gancitano ha scritto Tu non sei Dio (2016), Lezioni di Meraviglia (2017), La Società della Performance (2018), Liberati della brava bambina (Harper Collins 2019) e Prendila con Filosofia (HarperCollins 2021). Insieme conducono per Audible i podcast Scuola di Filosofie e Audible Club (primo club degli audiolibri italiano), e sono gli ideatori della Festa della Filosofia e delle maratone online Prendiamola con Filosofia.