Chantal Mouffe. Il populismo democratico

Populismo, neoliberismo e crisi della democrazia

Chantal Mouffe, intervistata l’8 ottobre 2019, in occasione del Convegno Populismo, neoliberismo e crisi della democrazia, organizzato dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dall'Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”, sintetizza i punti essenziali del suo intervento. 
 

Oggi ci troviamo in un momento cruciale, poiché in Europa occidentale stiamo facendo esperienza di un momento populista, che non è altro che l’espressione di un sentimento di resistenza alla condizione post-democratica, che è a sua volta il risultato di anni di egemonia neo-liberalista. Tale situazione post-democratica è una conseguenza della post-politica.

Per un lungo periodo di tempo, per il cittadino non è esistita alcuna vera possibilità di scelta elettorale, poiché i partiti di centro-destra e di centro-sinistra perseguivano sostanzialmente lo stesso tipo di politiche, convinti che non esistessero alternative alla globalizzazione neoliberista. Questa realtà negli ultimi dieci anni, è stata messa in discussione con la conseguente nascita di molti movimenti di resistenza.

Tali movimenti sono detti populisti perché mettono in discussione lo status quo. In un certo senso, si tratta di uno sviluppo positivo per la democrazia, perché è il ritorno della politica, ovvero della possibilità di una reale scelta elettorale per il cittadino. 

Il problema è che questo tipo di resistenza può articolarsi in modi diversi e si declina in due tipi di populismo: quello di destra e quello di sinistra. Il problema del populismo di destra è che, benché naturalmente auspichi un ritorno della democrazia, lo fa con il fine ultimo di limitarla, per il cosiddetto "bene della nazione", e questo porta ad un sistema più autoritario, che finirà col limitare la democrazia.
Ma esiste un’alternativa all’attuale congiuntura, che consiste nello sviluppo di un populismo di sinistra, che è anche un’articolazione della democrazia per dare voce ai cittadini, ma con il fine, in questo caso, non di limitare la democrazia, bensì di realizzarla pienamente. Del populismo di sinistra stiamo vedendo alcuni esempi in Europa, ma purtroppo non ancora in Italia. Ad ogni modo, se la crisi del neoliberalismo andrà in questa direzione assisteremo ad un avanzamento della democrazia, se invece il populismo di destra avrà la meglio, allora avremo davvero una limitazione della democrazia che tenderà verso forme autoritarie di neoliberalismo.

Chantal Mouffe è Professore di Teoria Politica all’Università di Westminster, Londra. Con Ernesto Laclau ha introdotto un nuovo approccio alla teoria politica, basato sull’analisi del discorso politico. Tra i suoi libri tradotti in italiano: Sul politico (Milano 2007), Egemonia e strategia socialista (Genova 2011).