Stefano Zamagni. La questione meridionale

Gli errori dall'Unità ad oggi

Stefano Zamagni, intervistato in occasione dei Dialoghi di Trani 2019, parla della questione meridionale, ossia del divario economico tra il Nord e il Sud dell’Italia, mai superato in centocinquant’anni di unità politica.
La storia del Mezzogiorno dovrebbe essere riscritta, perché spesso si dimentica che l’Illuminismo italiano ha la sua roccaforte a Napoli e poi si trasferisce anche a Milano e che la prima cattedra di economia al mondo viene istituita nel 1753 dall’Università di Napoli con Antonio Genovesi. Poi, per tutta una serie di ragioni, già a partire dalla fine del XVIII secolo, inizia il declino del Mezzogiorno. Al momento dell’unificazione italiana per esempio il tasso di analfabetismo era del novanta per cento e gli unificatori hanno cercato di rimediare imponendo al Sud la stessa matrice culturale che si era sviluppata al Nord e che evidentemente il Sud non era preparato a recepire. Il fallimento di questo intervento si spiega con il fatto che si possono trasferire nei territori le merci, ma non le matrici culturali. Nel secondo dopoguerra si sono cominciate a trasferire invece risorse, con la Cassa per il Mezzogiorno, ma anche questo è stato un errore perché ha prodotto l’effetto opposto: non bisognava trasferire denaro, ma favorire la creazione in loco di una imprenditorialità il cui seme, che già esisteva al Sud, bisognava solo farle germogliare. 


Stefano Zamagni è professore di Economia politica presso l’Università di Bologna. Si è occupato di modelli di razionalità economica e ha in particolare approfondito lo studio dei comportamenti economici non interessati, fino a formulare i princìpi di una «economia civile». Tra i principali esperti di politiche migratorie e di economia del terzo settore, ha studiato inoltre le implicazioni delle politiche familiari per il welfare, giungendo a elaborare proposte di politiche sociali non basate sulla dipendenza e l’assistenza. Tra le sue pubblicazioni: L'economia del bene comune(Roma 2007); La cooperazione (con V. Zamagni, Bologna 2008); Avarizia. La passione dell’avere (Bologna, 2009); Per un’economia a misura di persona (Roma 2012); Famiglia e lavoro. Opposizione o armonia? (con V. Zamagni, Roma 2012); Impresa responsabile e mercato civile (Bologna 2013); Mercato (Torino 2014); Prudenza (Bologna 2015); L’economia civile (con L. Bruni, Bologna 2015).