Il pensiero di Giulio Cesare Vanini
Mario Carparelli
Mario Carparelli parla delle varie interpretazioni del pensiero di Giulio Cesare Vanini (Taurisano, Lecce, 1585 - Tolosa 1619) spesso contraddittorie tra loro.
Secondo Voltaire, Vanini non era ateo, ma era un teologo che non meritava il rogo, per Pierre Bayle era un ateo, ma un ateo virtuoso, nel XVIII secolo è stato considerato un panteista, uno spinoziano ante litteram.
Mario Carparelli si è laureato in filosofia a Firenze (2003) e addottorato a Lecce (2007), specializzandosi sulla figura di Giulio Cesare Vanini (1585-1619). A Vanini ha dedicato diversi saggi scientifici – pubblicati in Italia e all’estero – e quattro libri: Morire allegramente da filosofi. Piccolo catechismo per atei (Padova 2011), Il più bello e il più maligno spirito che io abbia mai conosciuto. Giulio Cesare Vanini nei documenti e nelle testimonianze (Padova 2013), Dialogo su Dio di Giulio Cesare Vanini (Napoli 2017) e (con Simona Apollonio e Domenico Fazio) Giulio Cesare Vanini nella cultura filosofica francese del Seicento e del Settecento. Dal Libertinisme érudit all'Illuminismo (Napoli 2019). Con Francesco Paolo Raimondi ha curato l’edizione critica con traduzione italiana delle opere di Vanini (Milano 2010) per la collana Bompiani Il Pensiero Occidentale, fondata e allora diretta da Giovanni Reale. Ha collaborato alla Storia della filosofia di Umberto Eco, firmando la voce Morire da filosofi: ateismo e libertinismo in Giulio Cesare Vanini. È membro del Centro di Ricerca su Arthur Schopenhauer e la sua scuola e del Centro di Ricerche sulla Tradizione Aristotelica nel XV e XVI Secolo dell’Università del Salento, nonché del Centro di Ricerca Interdisciplinare di Storia delle Idee (CRISI) della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È socio della Società Filosofica Italiana (SFI) e della Schopenhauer-Gesellschaft. È Vice Presidente del Centro Internazionale di Studi Vaniniani. Ha fondato e presiede l’associazione Salentosophia.
Secondo Voltaire, Vanini non era ateo, ma era un teologo che non meritava il rogo, per Pierre Bayle era un ateo, ma un ateo virtuoso, nel XVIII secolo è stato considerato un panteista, uno spinoziano ante litteram.
Il pensiero di Vanini viene spesso accostato a quello dei libertini, che però erano scettici, mentre Vanini ha fiducia nella ragione, tanto che la sua filosofia è stata definita un razionalismo radicale e inoltre mentre i libertini scendono a patti con il potere politico, Vanini non accetta compromessi e cerca attraverso la sua filosofia di emancipare l’umanità dalla religione.In realtà Vanini svuota il concetto di Dio all’interno del concetto di natura, tutto è riconducibile a cause naturali e il suo obiettivo è quello di smascherare gli inganni costruiti dall’alleanza del potere ecclesiastico e di quello politico, come per esempio i miracoli.
Mario Carparelli si è laureato in filosofia a Firenze (2003) e addottorato a Lecce (2007), specializzandosi sulla figura di Giulio Cesare Vanini (1585-1619). A Vanini ha dedicato diversi saggi scientifici – pubblicati in Italia e all’estero – e quattro libri: Morire allegramente da filosofi. Piccolo catechismo per atei (Padova 2011), Il più bello e il più maligno spirito che io abbia mai conosciuto. Giulio Cesare Vanini nei documenti e nelle testimonianze (Padova 2013), Dialogo su Dio di Giulio Cesare Vanini (Napoli 2017) e (con Simona Apollonio e Domenico Fazio) Giulio Cesare Vanini nella cultura filosofica francese del Seicento e del Settecento. Dal Libertinisme érudit all'Illuminismo (Napoli 2019). Con Francesco Paolo Raimondi ha curato l’edizione critica con traduzione italiana delle opere di Vanini (Milano 2010) per la collana Bompiani Il Pensiero Occidentale, fondata e allora diretta da Giovanni Reale. Ha collaborato alla Storia della filosofia di Umberto Eco, firmando la voce Morire da filosofi: ateismo e libertinismo in Giulio Cesare Vanini. È membro del Centro di Ricerca su Arthur Schopenhauer e la sua scuola e del Centro di Ricerche sulla Tradizione Aristotelica nel XV e XVI Secolo dell’Università del Salento, nonché del Centro di Ricerca Interdisciplinare di Storia delle Idee (CRISI) della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È socio della Società Filosofica Italiana (SFI) e della Schopenhauer-Gesellschaft. È Vice Presidente del Centro Internazionale di Studi Vaniniani. Ha fondato e presiede l’associazione Salentosophia.