Roberto Marchesini. Il tramonto dell'uomo

La prospettiva postumanista

Roberto Marchesini parla del suo saggio Il tramonto dell'uomo. La prospettiva postumanista, pubblicato da Dedalo nel 2009.

Dalla quarta di copertina:

Il libro esamina i grandi cambiamenti che le nuove tecnologie stanno approntando rispetto ai concetti di base dell'esistenza umana, ponendo in evidenza i più importanti fuochi di metamorfosi e gli slittamenti di significato inaugurati dalle prassi biomediche e dall'immaginario del virtuale. Termini come cyborg, morte cerebrale, intelligenze non umane, clone, avatar, identità mutante mettono a dura prova le tradizionali coordinate antropologiche e le cornici epistemologiche chiamate a interpretarli. Ci troviamo di fronte a una profonda rivoluzione culturale capace di affascinare taluni e atterrire altri, che richiede però un'attenta riflessione nei suoi prospetti paradigmatici e nei suoi innumerevoli risvolti. Non è possibile affrontare le grandi questioni di bioetica riferibili alla vita e alla morte, ai concetti di accanimento terapeutico ed eutanasia, agli scenari inaugurati dall'ingegneria genetica e dalle staminali senza comprendere le modifiche che la dimensione umana ha vissuto negli ultimi due decenni. La filosofia post-umanista offre delle risposte nuove rispetto agli scenari che si presentano, conoscerle vuol dire avere degli strumenti in più per affrontare le sfide del XXI secolo.


Roberto Marchesini (Bologna 1959), filosofo, etologo e zooantropologo, è direttore del Centro Studi Filosofia Postumanista e della Scuola di Interazione Uomo-Animale (Siua). È autore di oltre un centinaio di pubblicazioni nel campo della filosofia, dell’etologia e della bioetica, fra cui: Post-human. Verso nuovi modelli di esistenza (2002), Il tramonto dell’uomo. La prospettiva postumanista (2009), Contro i diritti degli animali? (2014), Fondamenti di zooantropologia (2014), Epifania animale. L’oltreuomo come rive­lazione (2014), Etologia filosofica. Alla ricerca della soggettività animale (2016) e Alterità. L’identità come relazione (2016). Dirige la rivista «Animal Studies. Rivista italiana di antispecismo» e tiene regolarmente conferenze in tutto il mondo sul rapporto tra l’uomo, le altre specie e la tecnologia.