Carlo Sini. Ricostruire la filosofia
L'ideale filosofico e la cultura di massa
Carlo Sini parla dell’abbandono progressivo dell’ideale antico della filosofia e ricorda, come eccezione, la figura di George Santayana, un filosofo americano e spagnolo che rivendicava alla filosofia la funzione di entrare nella vita dei comuni mortali e di renderla consapevole della complessità della vita stessa e della possibilità di tradurre questa complessità in un modo più accettabile di vita.
Carlo Sini, già professore di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Milano Statale, è socio dell’Accademia dei Lincei. Ha insegnato anche Filosofia della storia e Storia della filosofia presso l’Università degli Studi de L’Aquila. Membro per molti anni del Collegium Phaenomenologicum di Perugia, ha fatto parte del Direttivo Nazionale della Società Filosofica Italiana e dell’Institut International de Philosophie di Parigi. Ha tenuto corsi, seminari e conferenze negli Stati Uniti, in Canada, Argentina e in diversi paesi europei. Studioso del pragmatismo americano e della fenomenologia, ha sviluppato un rilevante approccio teorico ai legami tra filosofia e scrittura, e al sapere dei segni, con particolare riguardo all’alfabeto greco inteso come forma logica del pensiero occidentale. Negli ultimi anni si è dedicato a un’ampia sistemazione “enciclopedica” del sapere filosofico che lo ha condotto a discutere i temi della pratica tra etica, estetica ed arti, politica ed economia. Ha collaborato per oltre un decennio e collabora tuttora con vari settimanali, testate giornalistiche, e anche programmi radiofonici e televisivi in Italia e in Svizzera. Ha fondato e diretto per molti anni la rivista “L’uomo, un segno”, cofondatore e direttore della rivista “Paradosso”, è attualmente anche condirettore di “Nóema”. Alcuni dei suoi libri sono tradotti in inglese, tedesco, francese, spagnolo, catalano e persiano. Una raccolta delle sue Opere, in sei volumi e undici tomi, è in corso di pubblicazione presso Jaca Book. Tra le sue opere recenti: Figure di verità (Milano 2014); Enzo Paci: Il filosofo e la vita (Milano 2015); Inizio (Milano 2016); Trittico (Milano 2018); La vita dei filosofi (Milano 2019); Perché gli alberi non rispondono. Lo spazio urbano e i destini dell’abitare (con Gabriele Pasqui, Milano 2020); E avvertirono il cielo. La nascita della cultura (con Telmo Pievani, Milano 2020); La tenda. Teatro e conoscenza (con Antonio Attisani, Milano 2021); Idioma. La cura del discorso (Milano 2021); Spinoza o la buona vita (Milano 2022).
Dall’altro lato c’è una scuola di massa che nata in nome di un principio di giustizia e di uguaglianza non è riuscita a raggiungere i risultati sperati.È l’ideale stoico che la filosofia ha perduto, prima perché è stata a servizio della Chiesa e poi perché, dopo il sogno di diventare libera, si è ridotta ad un impiego di Stato, finendo per servire un altro padrone, che è il pubblico, con il conseguente passaggio alla cultura di massa".
L’obiettivo oggi è quello di ricostruire la filosofia in un tempo diverso da quello delle sue origini e di creare un dialogo e un’unità di discorso con gli altri saperi.
Carlo Sini, già professore di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Milano Statale, è socio dell’Accademia dei Lincei. Ha insegnato anche Filosofia della storia e Storia della filosofia presso l’Università degli Studi de L’Aquila. Membro per molti anni del Collegium Phaenomenologicum di Perugia, ha fatto parte del Direttivo Nazionale della Società Filosofica Italiana e dell’Institut International de Philosophie di Parigi. Ha tenuto corsi, seminari e conferenze negli Stati Uniti, in Canada, Argentina e in diversi paesi europei. Studioso del pragmatismo americano e della fenomenologia, ha sviluppato un rilevante approccio teorico ai legami tra filosofia e scrittura, e al sapere dei segni, con particolare riguardo all’alfabeto greco inteso come forma logica del pensiero occidentale. Negli ultimi anni si è dedicato a un’ampia sistemazione “enciclopedica” del sapere filosofico che lo ha condotto a discutere i temi della pratica tra etica, estetica ed arti, politica ed economia. Ha collaborato per oltre un decennio e collabora tuttora con vari settimanali, testate giornalistiche, e anche programmi radiofonici e televisivi in Italia e in Svizzera. Ha fondato e diretto per molti anni la rivista “L’uomo, un segno”, cofondatore e direttore della rivista “Paradosso”, è attualmente anche condirettore di “Nóema”. Alcuni dei suoi libri sono tradotti in inglese, tedesco, francese, spagnolo, catalano e persiano. Una raccolta delle sue Opere, in sei volumi e undici tomi, è in corso di pubblicazione presso Jaca Book. Tra le sue opere recenti: Figure di verità (Milano 2014); Enzo Paci: Il filosofo e la vita (Milano 2015); Inizio (Milano 2016); Trittico (Milano 2018); La vita dei filosofi (Milano 2019); Perché gli alberi non rispondono. Lo spazio urbano e i destini dell’abitare (con Gabriele Pasqui, Milano 2020); E avvertirono il cielo. La nascita della cultura (con Telmo Pievani, Milano 2020); La tenda. Teatro e conoscenza (con Antonio Attisani, Milano 2021); Idioma. La cura del discorso (Milano 2021); Spinoza o la buona vita (Milano 2022).