Salvatore Settis. Salvare la bellezza 

Una battaglia etica e di legalità

Salvatore Settis, intervistato in occasione del seminario Studiare musica: solo i professionisti? O tutti, anche a scuola?, che si è svolto nel borgo di Montecastelli Pisano dal 31 luglio al 2 agosto, parla della lotta che ha da tempo intrapreso per la salvaguardia del paesaggio italiano. 
La cementificazione del nostro paesaggio è soprattutto un’offesa alle generazioni future che dovrebbero ricevere intatto questo straordinario patrimonio culturale come noi l’abbiamo ricevuto dai nostri padri.
La bellezza del paesaggio è un valore relazionale che si pone in relazione con chi la guarda e con chi la giudica e non è un valore puramente estetico, ma si riferisce anche alla reazione comportamentale e morale del singolo e della collettività.

La lotta per la bellezza deve essere anche una lotta per la legalità, per la moralità e per un rapporto sociale equilibrato anche con le generazioni che ci hanno preceduto e con quelle future. 

Bisogna combattere il relativismo estremo in nome di valori stabiliti dalle leggi, in Italia per esempio l’a. 9 della Costituzione che dice che la Repubblica tutela il paesaggio. 

Non è vero che la bellezza salverà il mondo, la bellezza non salverà nulla se noi non avremo salvato la bellezza. 


In Toscana, nel borgo di Montecastelli Pisano che Philipp Bonhoeffer, cardiologo, violinista, liutaio, ha reso un particolarissimo centro di ricerca musicale e scientifica, dal 31 luglio al 2 agosto, si è svolto un seminario residenziale di musica, filosofia e psicoanalisi dal titolo “Studiare musica: solo i professionisti? O tutti, anche a scuola?” con il patrocinio di Rai Cultura e dell’Università di Pisa. Studenti universitari musicisti, musicisti professionisti, filosofi, psicoanalisti, hanno discusso, guidati dall’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, sul valore di formazioni abitualmente giudicate di poco conto se non, addirittura, superflue: latino, greco, musica, arte, filosofia...psicoanalisi. 

Salvatore Settis archeologo e storico dell'arte, ha diretto il Getty Research Institute di Los Angeles e la Normale di Pisa. È presidente del Consiglio scientifico del Louvre. Accademico dei Lincei, ha avuto due lauree honoris causa in giurisprudenza (Padova e Roma 2). Collabora con «la Repubblica», «Il Sole 24 Ore» e «l'Espresso». Tra i suoi libri pubblicati per Einaudi ricordiamo Italia S.p.A. L'assalto al patrimonio culturale (2002), Futuro del 'classico' (2004), Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile (2010, 2012 e 2019), Azione popolare. Cittadini per il bene comune (2012), Costituzione incompiuta. Arte paesaggio ambiente (2013, con A. Leone, P. Maddalena e T. Montanari), Se Venezia muore (2014), Costituzione! (2016) e Architettura e democrazia (2017).